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Se sul Palazzo sventola bandiera bianca (e Grillo gode)

Scheda bianca, astensione. L’arco costituzionale Pd-Pdl si trincera in difesa per la terza e quarta votazione. Si tratta di una scelta obbligata ma non per questo meno sofferta. L’immagine forte che Grillo propone – l’accerchiamento – torna a manifestarsi plasticamente sul Palazzo. L’incapacità di decidere rischia di ricadere come una colpa inemendabile sui partiti e su quello democratico in particolare.

Nelle prossime ore sarà una ridda di nomi e di ipotesi. Spunterà Prodi, qualcuno proverà ad insistere su Marini, non mancherà l’ipotesi D’Alema e chi più ne avrà, ne metterà. Resterà un fatto. I ‘vecchi’ partiti si attesteranno sulla scheda bianca mentre il Movimento 5 Stelle confermerà la sua scelta in favore di Stefano Rodotà. Immaginare il godimento di Grillo non richiede un grande sforzo di fantasia.

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