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Renzi e Berlusconi uniti dal voto subito

Chiamatele convergenze parallele. Oppure sintonie indirette. O idem sentire. Sta di fatto che, magari senza parlarsi, Silvio Berlusconi e Matteo Renzi auspicano il ritorno alle urne al più presto.

Il primo (Berlusconi) per evitare trappole parlamentari e governative (dalla legge sul conflitto di interessi alla mancanza di salvacondotti giudiziari attraverso decreti) e approfittare del fallimento del tentativo Bersani di costituire un esecutivo a guida Pd.

Il secondo (Renzi) per capitalizzare il consenso che suscita in un elettorato trasversale e per ridare fiato e linfa a un Pd a trazione riformista e non più socialdemocratica stile Bersani. E, soprattutto, sventare a beneficio non solo del Pd una avanzata ulteriore del Movimento 5 Stelle di Beppe Grillo.

Ecco perché di fatto sia il leader del Pdl che il sindaco di Firenze lavorano per un ritorno al più presto alle urne. A certificare la non troppo inedita sintonia è oggi il Corriere della Sera che in una cronaca di Maria Teresa Meli scrive: “Il sindaco di Firenze ai suoi ha confidato in gran segreto che per lui prima si vota e meglio è”.

 

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