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Renzi premier. Chi spinge e chi si oppone

Ormai non è solo una boutade giornalistica, un auspicio di qualche testata on line o un desiderio più o meno recondito di dirigenti di un partito (il Pd) allo sbando. L’ipotesi di Matteo Renzi premier affascina in primis lo stesso sindaco di Firenze: l’intervista di ieri a Repubblica faceva balenare le reali ambizioni (sfrenate, secondo Franco Marini) e la presenza ieri sera a Otto e Mezzo su La 7 ha rafforzato la sensazione di un Renzi pronto per Palazzo Chigi.

Qui Pd

Renzi premier è un pensiero che ora attraverso larghi strati del Partito democratico: da Matteo Orfini a Dario Franceschini, da Piero Fassino a Francesco Boccia un ruolo governativo per Renzi è visto anche come una unica àncora di salvezza per un Pd sull’orlo dell’abisso.

Qui Scelta Civica

In verità anche in ambienti moderati e centristi l’ipotesi è valutata con favore, se non proprio con sostegno. E’ il caso ad esempio di Mario Monti, che non a caso ha di recente incontrato il sindaco di Firenze e non per parlare dell’amministrazione del capoluogo toscano. D’altronde dopo la dichiarazione atarassica di Monti sul suo ruolo in Scelta Civica, ai vertici del movimento fondato dall’ex commissario europeo si segue con attenzione crescente l’opera e il pensiero di Renzi. E’ in particolare l’area che fa riferimento al movimento montezemoliano Italia Futura a essere ben disposta verso un impegno di governo di Renzi. In verità, l’idea di Renzi a Palazzo Chigi è pure vagliata non con sfavore anche dall’Udc di Pierferdinando Casini.

Qui Pdl

E il Pdl? Dalle interviste raccolte da Formiche.net ai parlamentari del movimento berlusconiano come Giancarlo Galan, Sergio Pizzolante e Gianfranco Rotondi le parole di stima umana e politica per il sindaco di Firenze si mescolano a pensieri poco “governativi”: il progetto di Renzi premier non trova particolare entusiasmo.

E la simpatia Berlusconi-Renzi raccontata dalle cronache giornalistiche? Quella di sicuro resta. Però, come ha scritto oggi sul Foglio Salvatore Merlo, ora Berlusconi, forse per tattica o forse per altre ragioni, a proposito dell’ipotesi Renzi a Palazzo Chigi per un governo di convergenza come quello ha in mente Giorgio Napolitano, dice: “Renzi? Il rinnovamento generazionale? Abbiamo appena eletto un presidente che ha 88 anni. Ci vuole esperienza per risolvere i problemi dell’Italia”. Però stamattina Sandro Bondi ha detto si fa portatore di una prima apertura dal Pdl. “La mia opinione del tutto personale è che un incarico a Matteo Renzi per la formazione del nuovo governo sarebbe in linea con una domanda di cambiamento che sale dal Paese e alla quale il Pdl e il presidente Silvio Berlusconi sono pronti da tempo”.

Pensieri e retropensieri berlusconiani

Evidentemente tra i berlusconiani si ha questo tipo di retropensiero: Renzi a Palazzo Chigi può drenare voti e preferenze al Pdl. C’è invece chi nel Pdl ribatte: Renzi a Palazzo Chigi si può solo bruciare vista la situazione economica dell’Italia che non consente sogni in materia di politica economica visto che dovranno essere adottate a breve altre manovre finanziarie…

Il dibattito, non solo nel Pdl, prosegue.

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