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Se il Padre venuto meno fosse ‘il Partito Chiesa’ del ‘900

E se il Padre venuto meno fosse l’autoritario ‘Partito-Chiesa’ che ha dominato il ‘900 influenzando e padroneggiando la vita di intere generazioni con la promessa di Marx della liberazione dell’uomo o della nefasta superiorita’ di un credo religioso o di una razza, lasciandosi alle spalle crociate, roghi, guerre, camere a gas e gulag? Se fosse vero, come e’ vero, non ci sarebbe da rimpiangere questo autoritario Padre ‘Partito-Chiesa’ per l’inganno perpetrato ma, al contrario, ci sarebbe da rallegrarsi della sua morte. Costruito sulla ferrea alleanza tra due ideologie, il Marxismo, con inglobato in se l’Illuminismo, e il Cattolicesimo, o il Nazi-fascismo e il Cattolicesimo, il Padre ‘Partito-Chiesa’ si e’ nutrito di un’altra ideologia, altrettanto autoritaria e repressiva: la psicoanalisi di Sigmund Freud rivelatasi una falsa ‘rivoluzione’ per non aver mai fatto alcuna ricerca sull’essenza, la specificita’ e la natura dell’essere umano. Estintosi il Padre ‘Partito-Chiesa’ di Mussolini e di Hitler, quello della superiorita’ della razza ariana teorizzata da Heidegger, e’ restato in piedi il ‘Partito-Chiesa’, fatto sull’abbraccio tra le altre due ideologie, il Comunismo e il Cattolicesimo, del Padre Palmiro Togliatti, detto Il Migliore, che immediatamente espunse il socialismo e si libero’ del  ‘fratello’ estraneo alla sua disciplina e al suo irregimentamento: Antonio Gramsci. Lo abbandono’ nel carcere fascista e lo isolo’ nell’altro carcere ancora piu’ duro: l’indifferenza e il dileggio dei suoi compagni. Non gradiva ‘il metodo gramsciano’ per cui occorreva prima studiare a fondo la realta’, soprattutto umana, poi interpretarla e quindi individuare la l’opzione politica piu’ adeguata al cambiamento: scelse la via piu’ facile e la formula politica – il catto-comunismo – che meglio salvaguardassero ‘il principio del Partito’, con alleanze tattiche, opportunistiche e consociative. Da tutti pretese conformismo e obbedienza assoluta. Questo Padre ‘Partito-Chiesa’ ufficialmente morto il 9 novembre 1989 sotto le macerie del Muro di Berlino dopo una lunga ed irreversibile malattia tenuta nascosta per tanti anni, in realta’, forse era gia’ spirato nel 1953 con Stalin o forse nel 1956 a Budapest o nel 1969 a Praga quando con la forza brutale dei tank riporto’ l’ordine laddove era esplosa non l’anarchia ma la legittima richiesta di liberta’, uguaglianza e giustizia sociale. C’e’ da pensare che la sua lunga ed irreversibile malattia, occultata per tanto tempo, l’assenza di ogni ricerca sulla realta’ umana, sia stata precoce e assai virulenta e per questo e’ stato tenuto in vita artificialmente con l’adozione dei falsi miti di Freud e di Heidegger e la stampella della Chiesa che naviga oggi in pessime acque. Ora che la figura del Padre ‘Partito-Chiesa’ non c’e’ piu’, si paventano caos, barbarie e, come sostiene Eugenio Scalfari addirittura “l’avvento del branco”, perche’ sarebbe saltato il controllo e il dominio sulle persone. Non si tratta di ripristinare l’autoritario Padre ‘Partito-Chiesa’, protagonista ed autore dei peggiori crimini dell’umanita’, ma di costruire un ‘Partito-Altro’ di sinistra, sulla base di un ‘pensiero nuovo’ che dice che senza Padre (e senza Madre) non c’e’ affatto il caos e la barbarie, ne’ l’avvento del branco. Un ‘Partito-Altro’ strumento per la crescita collettiva e lo sviluppo, senza alcun limite, di ogni essere umano. Occorre, insomma, persuadersi che il discorso fondante di ogni ‘pensiero religioso’, che e’ distinzione tra bene e male, nella prassi quotidiana si configura come ‘dimensione religiosa’ in cui ognuno deve scegliere tra una destra conservatrice e restauratrice e una sinistra innovatrice e trasformatrice dello status quo. Per cui va abbandonato quel pensiero razionale di cui si fanno vanto i conservatori che rivendicano un rapporto con la realta’ serio e il nesso con l’irrazionale e l’utopia, di cui sarebbero ‘affette’ le persone di sinistra che vogliono illudersi di poter vivere un amore per gli altri che in verita’, dicono i conservatori, non e’ di questo mondo.

 

 


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