Non sono bastate le dichiarazioni del leader e neppure il post congiunto dei due capigruppo parlamentari.
Nel Movimento 5 Stelle dopo l’attentato di questa mattina c’è chi vede nella sparatoria in piazza Colonna una sorta di disegno per rafforzare il neonato governo e chi un’occasione sprecata (per far fuori un odiato ministro). Fantasia, esagerazione? Purtroppo no.
Paolo Becchi, l’ormai celebre “professore” di Grillo, si chiede: “Il gesto eclatante ed isolato di un disoccupato stanco della vita a cui manca solo un’ultima pallottola per darsi il colpo di grazia? Puo’ essere”, ma c’è sempre un “ma”. E infatti aggiunge, obliquamente: “Ma in casi come questi resta sempre aperta la questione cui prodest?”.
L’ideologo a 5 Stelle si fa una domanda per poter così spiegare la sua teoria: “un attentato come questo ricompatta con il solito vecchio cliche’: uniti contro la violenza e, al contempo, uniti contro chi semina la violenza e qui il messaggio e’ chiaro. Del gesto eclatante vi è comunque un responsabile: il M5S che con il suo linguaggio inciterebbe ad atti di questa natura. E cosi’ si prendono due piccioni con una fava”.
Se le parole di Becchi non dovessero sembrare sufficientemente inquietanti, ecco cosa scrive un consigliere di M5S a Torino: “Il vero problema e’ che in questo momento, ne sono assolutamente certo, ci sono alcuni milioni di italiani che pensano ‘peccato che non abbia fatto secco almeno un ministro'”. Questa è l’opinione del signor Bertola pubblicata su Facebook. Che dire? Non ci sono parole….