I sigilli sui mercati di pollame vivo a Shangai ne sono l’ultima conferma: in Cina è tornata la paura dell’aviaria. Ad ora ci sono 14 casi confermati di infezione dal virus, ceppo H7N9; sei dei contagiati sono morti. Quattro vittime erano di Shangai dove le autorità per cercare di contrastare la diffusione del virus hanno proibito la vendita dei volatili vivi e hanno dato l’ordine di abbattere 20mila fra polli, anatre, oche e piccioni. Contemporaneamente è partita la sterilizzazione di tutti i mercati, compresi i mezzi di trasporto.”Come sempre il governo non ci dice in anticipo cosa accade – racconta un lavoratore del mercato di Huhai – Hanno chiuso le bancarelle e contato il numero di polli. Il risarcimento arriverà più avanti”. “Non sappiamo cosa stia succedendo – gli fa eco un altro commerciante – sono arrivati all’improvviso esponenti del governo e hanno preso il controllo del mercato”.Le autorità sanitarie hanno escluso la possibilità di contagio da uomo a uomo, ma ancora non è stato capito qual è esattamente l’animale causa dell’infezione e la via di trasmissione.(Immagini Afp)
Torna la paura per l’aviaria
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