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Addio a Little Tony, l’Elvis italiano

Era uno dei simboli del rock tricolore, tanto da conquistare l’appellativo di “Elvis Presley italiano”, anche grazie al look e al famoso ciuffo di capelli neri. Le sue canzoni hanno segnato la storia della musica italiana, su tutte “Cuore matto”, “Riderà”, “La spada nel cuore”.

Little Tony, nome d’arte di Antonio Ciacci, è nato a Tivoli nel 1941. La sua carriera è iniziata da giovanissimo, con le esibizioni nei ristoranti dei Castelli Romani, nei locali da ballo, nei teatri di avanspettacolo.

La svolta arriva nel 1958, quando l’impresario inglese Jack Good lo convince a partire con i fratelli per l’Inghilterra, nascono i “Little Tony and his Brothers”: lì arrivano la passione per il rock and roll, mai spenta, e il successo.

In Italia la popolarità arriva nel 1961, quando in coppia con Adriano Celentano canta “Ventiquattromila baci” a Sanremo, posizionandosi al secondo posto. Dell’anno dopo è il primo successo “Il ragazzo col ciuffo”, nel 1966 “Riderà” vende quasi un milione di copie, l’anno dopo esce “Cuore matto”, il successo più grande, che lo fa diventare famoso in tutta Europa e Sudamerica.

Tra gli altri successi di Little Tony “La spada nel cuore”, in coppia con Patty Pravo e “Profumo di mare”. Negli anni Ottanta, con Bobby Solo e Rosanna Fratello, dà vita al gruppo “I Robot”. Nel 2006 è colpito da un infarto durante un concerto a Ottawa: dopo una breve degenza, Little Tony torna alla sua passione per il rock. L’ultima apparizione a Sanremo, prima di essere costretto a fermarsi per un tumore, risale al 2008: per festeggiare i 50 anni di carriera, Little Tony presenta un brano dal titolo simbolico “Non finisce qui”.

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