Domani, ore 10, padiglione 9 della Fiera di Roma. Queste le coordinate per il futuro del Partito Democratico che eleggerà Guglielmo Epifani segretario. L’assemblea nazionale riempie da giorni pagine di giornali e siti con il totonomi e la disperata ricerca di un accordo sull’elezione del nuovo segretario. Ma nel caos che si respira alla vigilia, ecco una piccola guida chiarificatrice su ciò che accadrà domani quando sarà eletto Epifani.
Cosa
L’ordine del giorno, si legge sul sito del Pd, è il seguente: “Le dimissioni della Presidente dell’Assemblea nazionale, del Segretario e gli adempimenti conseguenti e l’elezione del Segretario”.
Dopo il passo indietro di Pier Luigi Bersani, a seguito della debacle della sua linea sul Quirinale (con il siluramento di Franco Marini e Romano Prodi), occorre eleggere un nuovo segretario pro tempore che traghetti il partito fino alla data del congresso, probabilmente in autunno.
Chi
L’Assemblea nazionale è il massimo organismo del Pd tra un congresso e l’altro, viene considerata una sorta di “parlamento”. Questa assemblea si è insediata nel 2009 e le sue riunioni sono presiedute da Rosy Bindi (dimissionaria), che ha come vice Marina Sereni e Ivan Scalfarotto. L’Assemblea è composta da mille persone, elette alle primarie con le liste collegate ai candidati alla segreteria, a cui bisogna aggiungere trecento rappresentanti eletti in concomitanza con le elezioni delle Assemblee regionali.
Sulla carta i rapporti sono quelli di 4 anni fa: Bersani 53 per cento, Franceschini 34, Marino 12. Ma gli equilibri sono cambiati e una buona percentuale di delegati segue ora Matteo Renzi.
Per l’elezione del nuovo segretario, occorre la presenza di almeno la metà dei delegati e la maggioranza assoluta dei suoi componenti.
Come
Il programma di rito prevede un discorso introduttivo da parte del segretario ma Bersani, secondo le ultime indiscrezioni, potrebbe anche rinunciare a prendere la parola visto che è dimissionario. Potrebbero iniziare subito quindi gli interventi, il dibattito e le proposte di candidature. In contemporanea saranno raccolte le firme necessarie per poter correre (nel 2009 erano cento). Il voto è segreto e avverrà dalle 14 alle 16.