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Banca d’Italia perplessa sugli stimoli alla giapponese

Ignazio Visco non è troppo attratto dalle politiche monetarie ultraespansive praticate dal Giappone.  L’aggressività della Banca del Giappone preoccupa non poco la Banca d’Italia. A svelarlo è lo stesso governatore dell’Istituto di via Nazionale nelle Considerazioni finali lette nel corso dell’assemblea annuale della Banca centrale.

Le condizioni sui mercati finanziari globali sono migliorate, ma l’economia mondiale non è ancora tornata su un sentiero sicuro di crescita, secondo gli economisti della Banca d’Italia. La congiuntura, è scritto nelle Considerazioni finali del governatore, è molto diversa nelle principali aree.

I grandi Paesi emergenti “crescono tuttora a ritmi sostenuti”, ha detto Visco. Tra i Paesi avanzati, gli Stati Uniti sembrano avviati a un graduale ritorno ai ritmi di crescita che hanno caratterizzato le più recenti fasi di ripresa, ha sottolineato il governatore della Banca d’Italia. In Giappone, ha chiosato Visco, “politiche aggressivamente espansive, non prive di rischi, cercano di stimolare l’attività economica”.

Come dire: la ripartenza non arriva dal diluvio monetario.



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