Due pesi e due misure per i pentastellati che vanno in tv?
Il capogruppo del M5S in Senato, Vito Crimi, si starà preparando al grande giorno. Quello della sua prima intervista in tv, su SkyTg24, da Maria Latella, che ha cinguettato: “E’ il primo faccia a faccia in uno studio tv per Crimi”, ha twittato.
La professione di fede del movimento di Beppe Grillo, si sa, proibisce i contatti con giornalisti e tv italiani, considerati uno dei mali di questo Paese, specie nei talk show. Anche se in verità le eccezioni non mancano, se si guardano trasmissioni di approfondimento e pure tg come quello di La 7: ieri con Enrico Mentana era ospite il grilino Luigi Di Maio, vicepresidente della Camera.
L’annuncio della grande apparizione arriva solo qualche giorno dopo l’espulsione dal Movimento del senatore Marino Mastrangeli, reo di aver rilasciato un’intervista nella trasmissione Pomeriggio 5 condotta da Barbara D’Urso su Canale 5. Il verdetto, dopo la proposta formulata dall’assemblea congiunta dei gruppi parlamentari, è arrivato da una consultazione on line degli iscritti. Ed è stato l’88,8% dei partecipanti di questo “referendum” (pari a 17.177 voti) a votare per l’espulsione. Un risultato schiacciante. D’altra parte, lo stesso Mastrangeli, riponendo fiducia nel giudizio degli iscritti al suo partito, si era detto sicuro di non essere espulso. “Non siamo mica in Corea del Nord”, ha detto poco prima del voto. In fondo le regole del gioco erano note. E, forse, scegliere Pomeriggio 5 della D’Urso non ha suscitato troppo la clemenza dei grillini al momento del voto sul web.
Una domanda sorge spontanea: perché Mastrangeli non può essere intervistato da Barbara D’Urso e Vito Crimi può essere intervistato da Maria Latella?
