“A sorpresa”- come rileva il “Corriere della Sera”- è stato inserito Gianfranco Miccichè, nel plotone dei 30 sottosegretari e 10 vicemiinistri, lottizzati da PD, PDL e Scelta Civica, secondo l’eterno manuale del dc, corrente Taviani, Massimiliano Cencelli.
Si legge, su Wikipedia, sull’ex deputato del PDL, poi leader di “Grande Sud”, trombato alle elezioni politiche del febbraio scorso :”L’11 gennaio del 1988, Miccichè, che allora lavorava presso Publitalia di Marcello dell’Utri, venne interrogato, nell’ambito di un’inchiesta sul traffico di droga a Palermo, in quanto sospettato di essere uno spacciatore. Miccichè replicò ;” Non sono uno spacciatore, ma un assuntore di cocaina”. Non comportando il fatto un reato penale, la posizione del politico palermitano venne archiviata, mentre gli spacciatori vennero arrestati il successivo 14 aprile.
L’8 agosto del 2002, venne diramata un’informativa dei Carabinieri, che accusava Miccichè di farsi recapitare, periodicamente, della cocaina, presso gli uffici del Ministero dell’Economia, in cui, all’epoca, ricopriva il ruolo di vice-ministro. L’informativa fu emessa, in seguito ad indagini testimonianti, anche tramite supporti audiovisivi, le visite, che il presunto corriere faceva, indisturbato, presso il Ministero, pur non essendo una persona accreditata per entrarvi. Anche le intercettazioni telefoniche avrebbero confermato la versione degli organi di politizia. Miccichè, dal canto suo, smenti’, categoricamente, avanzando, a sua volta, l’ipotesi di un ‘servizio segreto deviato’ “.
Una nomina inopportuna, quella di Miccichè, che contribuisce a dare un’immagine non positiva del nuovo governo, in primis nelle regioni meridionali, dove il fenomeno della disoccupazione, soprattutto quella giovanile, ha raggiunto livelli molto allarmanti.
Cosi’ come va deprecato l’imbarco, come sottosegretari o viceministri, di politici, come Calenda, di “Scelta Civica”, e lo stesso Miccichè che, candidati alle elezioni, sono stati trombati. Perchè promuovere costoro, Presidente Letta, quando l’elettorato ha espresso, sul loro conto, un giudizio tutt’altro che positivo ?
Anche tali decisioni, furbesche e censurabili, appartengono alla vecchia politica dei Cencelli e vengono assunte da un esecutivo che, sinora solo a parole, ha assicurato di voler archiviare gli sprechi, i trasformismi, le lottizzazioni e la vecchia politica.
pietro mancini