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Imu rimandata a settembre. Governo Letta balneare?

“Ma l’Imu rimandata a settembre non crea il sospetto che di governo balneare si tratta?”. La domanda che si è posto su Twitter Daniele Bellasio, già vicedirettore esecutivo del Foglio diretto da Giuliano Ferrara e ora social media editor del Sole 24 Ore, non è né peregrina né pleonastica.

Infatti se le indiscrezioni a ridosso del Consiglio dei ministri, che ha all’ordine del giorno la misura sull’Imu e il rifinanziamento della Cassa integrazione guadagni in deroga, saranno confermate, le perplessità sulle decisioni riguardanti l’Imposta sugli immobili non sono solo di natura politica, ma anche di natura economica. In effetti la riunione del Consiglio dei ministri ha sì esaminato il decreto ma ha deciso di rinviare l’approvazione a mercoledì prossimo.

La mera sospensione, da giugno a settembre, della rata Imu sulla prima casa è infatti solo un segnale politicistico a uso e consumo del Pdl che ha più spinto sul provvedimento. Ma lo stesso partito di Silvio Berlusconi uscirebbe in verità malconcio, considerato che non solo aveva parlato di cancellazione della rata, ma addirittura di restituzione della imposta pagata nel 2012.

Al danno politico si aggiunge la beffa economica: la mera proroga del pagamento dell’Imu non avrebbe infatti quell’effetto psico-economico (la sensazione di avere più soldi a disposizione per consumi in caso di non pagamento della imposta) sperato ai fini macroeconomici e quindi anche di finanza pubblica, indirettamente.

(pezzo aggiornato alle ore 21)



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