Aveva 84 anni, Franca Rame ed è morta oggi a Milano.
Molto è stato detto e molto sarà scritto sul conto di una delle più grandi attrici di teatro italiane, una donna impegnata artisticamente, socialmente e politicamente in tante battaglie. Moglie e amica di Dario Fo.
E’ stata senatrice, e ai membri dei quel Senato aveva dato una grande lezione di politica e di senso civico, che si dovrebbe ricordare >lettera di dimissioni da senatrice<
Non ho avuto il piacere di conoscere personalmente questa grande artista, ma sento il bisogno di dedicare queste poche righe alla sua memoria.
Una donna di grande forza d’animo, di profondo impegno sociale, civile, politico, tutto insomma. Ha portato un dramma personale in televisione, per aiutare tutte quelle donne che soffrivano, e per quegli uomini che “erano diversi” e che non si riconoscevano in un certo modello di maschilità. Ha testimoniato con la propria tragedia, la tragedia di troppe donne, che ancora oggi subiscono violenze e che non hanno o la forza o la possibilità per ribellarsi, denunciare e andare avanti.
L’ultima lettera è dedicata a Dario Fo, scritta su il Fatto Quotidiano, un testamento? Un presagio? Tante donne vestite di rosso e Bella Ciao, per l’ultimo saluto. Questo il suo ultimo desiderio.
Lo Stupro, Franca Rame da Celentano, 1988