Il ministro Cècile Kyenge ha annunciato l’intenzione di riformare la cittadinanza italiana sostituendo il criterio dello ius sanguinis con quello dello ius soli. Al di là delle valutazioni di merito, mi chiedo se non sia tempo che sia l’Unione europea a definire i criteri minimi per l’ottenimento della cittadinanza, posto che la stessa non è più ormai un fatto esclusivamente nazionale, comportando diritti anche nei confronti degli altri Stati membri.
Ius soli, una riforma di cui dovrebbe occuparsi l’Unione europea
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