Si alza il sipario sulla 26esima edizione del Salone del Libro di Torino. Ad aprire la cerimonia inaugurale un video messaggio del capo dello Stato Giorgio Napolitano, che ha invitato gli italiani a leggere di più.
“In Italia si legge troppo poco, sono meno della metà gli italiani che leggono almeno un libro all’anno fuori dai propri doveri di studio. E la quota scende ancora di più nelle regioni meridionali”.
A inaugurare la kermesse è arrivato anche il ministro dei Beni Culturali, Massimo Bray, che da Torino ha preso l’impegno di battersi per avere più fondi per la cultura, prima di concedersi una citazione di Herman Hesse.”Quanto più col passare nel tempo talune scoperte di divertimento e istruzione di massa potranno essere soddisfatte mediante altre invenzioni tanto più il libro riacquisterà dignità e autorità”.
A fare gli onori di casa Rolando Picchioni, presidente del Salone, insieme al direttore Ernesto Ferrero. Picchioni ha sottolineato che neanche Librolandia è immune ai venti di crisi, “ma il Salone ha scelto di rischiare e innovare, obiettivo sintetizzato proprio dallo slogan “Dove osano le idee”. E la sfida della cultura si rinnova ancora una volta dal Lingotto.