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L’astronauta Parmitano a bordo della Stazione spaziale

E’ in questo sorriso che si legge tutta la soddisfazione di Luca Parmitano, l’astronauta italiano dell’Agenzia spaziale europea e maggiore pilota dell’Aeronautica militare, appena arrivato a bordo della Stazione spaziale internazionale. Sembra quasi sul punto di scoppiare in lacrime dalla gioia, la gioia di un uomo, di un professionista che ha coronato il sogno coltivato sin da quando era bambino: volare tra le stelle. Luca, catanese di Paternò, 37 anni, resterà a bordo della Iss 6 mesi per la missione “Volare”, la prima di lunga durata affidata dalla Nasa all’Agenzia spaziale italiana che ha scelto Parmitano come suo rappresentante.La sua “cavalcata spaziale” è cominciata la sera del 28 maggio 2013 con il lancio della sua navetta Soyuz Tma09-M dal cosmodromo russo di Baikonur, in Kazakhstan. La rampa di lancio era la stessa dalla quale 50 anni fa partì il cosmonauta Yuri Gagarin per il primo storico volo dell’uomo nello spazio.Il “lift-off” è avvenuto senza problemi, tutti i parametri erano nominali e dopo 8 minuti Luca e i suoi colleghi della Expedition 36/37: il comandante russo Fyodor Yurchikhin e l’astronauta americana Kaeren Nyberg, erano in orbita. Appena 6 ore dopo il docking e l’ingresso nella Iss.Nei priossimi mesi un duro lavoro attende Luca Parmitano che effettuerà a bordo numerosi esperimenti scientifici, come il “green air” sui combustibili fossili e soprattutto sarà il primo astronauta italiano a effettuare due passeggiate spaziali.”I tempi ora sono maturi per un comandante italiano della Stazione spaziale, ha confermato il presidente dell’Asi, Enrico Saggese – quello che manca però è la leadership ovvero un elemento che possa convincere americani e russi ad affidare quest’incarico a uno dei nostri astronauti come Paolo Nespoli o Roberto Vittori che sono già preparati e qualificati”.



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