Le Forze armate cinesi daranno inizio a fine giugno prime esercitazioni “digitali” dell’Esercito popolare di liberazione.
Secondo quanto riferito dall’agenzia Xinhua le manovre coinvolgeranno “un nuovo tipo di forze da combattimento, tra cui unità che usano tecnologia digitale, forze operative speciali, l’aviazione e le unità di controffensiva”.
Teatro delle esercitazioni sarla la base di Zhurihe, nella Mongolia intera, la più grande zona d’addestramento della Repubblica popolare e vedrà all’opera il 38esimo e il 68esimo corpo da combattimento del comando militare di Pechino.
L’annuncio arriva in un momento sensibile nei rapporti sino-statunitensi in materia di sicurezza informatica, tra accuse incrociate. Appena ieri il portavoce della Casa Bianca aveva ricordato ai giornalisti come il tema sia una priorità per Washington.
Spionaggio informatico e sicurezza digitale saranno al centro dei colloqui tra Barack Obama e il presidente cinese, Xi Jinping, in visita in California la prossima settimana. Le due potenze si accusano a vicenda di intrusioni.
Appena ieri il Washington Post dava conto di un rapporto che accusa la Cina di aver trafugato i piani di sistemi d’arma statunitensi, compresi gli F-35 il programma di difesa più costoso della storia. Informazioni che Pechino potrebbe usare per contrastare la forza statunitense e per far progredire l’ammodernamento della propria forza militare.