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Lo scaffale infinito. Un libro che celebra i libri

Già dalla copertina la passione per il libro e in particolare per i libri antichi è un’impressione evidente. Lo scaffale infinito. Storie di uomini pazzi per i libri è infatti il volume scritto da Andrea Kerbaker per celebrare il valore non solo di questo oggetto, il libro, ma delle persone che hanno dedicato la loro vita ad esso e alla fondazione di biblioteche.

Il testo è un viaggio nei libri e nella passione di chi li colleziona, oltre che nei luoghi che li ospitano. Non a caso si menziona la scrittrice Marguerite Yourcenar che sosteneva che fondare biblioteche equivale ad “ammassare riserve per l’inverno dello spirito”. Ed è questa la funzione del luogo dove custodire i libri, estraniarsi da tutto ciò che conduce l’uomo a una misera esistenza, per elevarlo dalla mediocrità e dal degrado.

L’autore, pubblicato da Ponte alle Grazie, ha deciso di dare vita al suo viaggio fra i personaggi che nei secoli si sono dedicati alla raccolta di libri durante proprio una vacanza nella Terra del Fuoco.

Come spiega nell’introduzione al volume, è nell’adolescenza che si segna un po’ il nostro cammino. Ed è durante il capodanno dello scorso anno che Kerbaker decide di ripercorrere “le pulsioni che si agitavano” nella sua mente in quell’età. E tra la Patagonia, Chatwin e la sua passione per i libri, ecco che nasce Lo scaffale infinito.

Il personale percorso dell’autore inizia con Francesco Petrarca, narrando di Madame de Pompadour, Caterina II di Russia, Jorge Luis Borges e Umberto Eco, solo citandone alcuni. Venti capitoli di storia e curiosità. Arricchiti da un’ampia bibliografia divisa per argomenti.

E nell’attraversare secoli ed epoche che hanno segnato il destino delle biblioteche nel mondo, non possono mancare anche aneddoti di Kerbaker stesso. Significativo il ricordo di un libraio di sua fiducia che scoprì solo dopo la morte improvvisa di un affezionato cliente che la moglie di quest’ultimo era ignara della grande passione del marito, perché tutti i suoi libri li custodiva in ufficio e non in casa, forse per il timore della consorte.

E per parafrasare Borges che sosteneva che il Paradiso, secondo il suo modo di immaginarlo, assomigliasse a una biblioteca, una casa priva di libri, per tutti gli appassionati di lettura, potrebbe dirsi più vicina all’Inferno che non al Purgatorio.

Andrea Kerbaker, Lo scaffale infinito. Storie di uomini pazzi per i libri Ponte alle Grazie, 2013, pp. 260 euro 16,80

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