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Parlamentari 5 Stelle e diaria: meglio metterla in tasca

teatrinodellapolitica.com / @TeatrinPolitica *

Quando è troppo è troppo! Questo devono aver pensato i parlamentari 5 Stelle, o almeno il 48% dei votanti schieratisi contro la direttiva del duo Grillo-Casaleggio.

Infatti il “comico-ed-il-guru” avevano deciso che la diaria percepita dagli eletti in Parlamento fosse indirizzata non alle tasche degli esponenti 5S ma ad una Onlus a loro scelta.

Ebbene, in una consultazione tenutasi ieri 5 maggio, i parlamentari hanno deciso diversamente, ritenendo che quei bei soldini stiano meglio nel loro conto in banca (o, se non vogliamo pensar male, impiegarli per l’attività politica).

Ricordiamo che la diaria comprende, tra le altre voci, una quota per le spese per i collaboratori e l’attività politica, i rimborsi per i taxi e il telefono.

Così riassume un articolo su Lettera43 (qui):

“E il 48% ha chiesto che le diarie (ossia tutte le voci accessorie) fossero mantenute completamente. E che la restituzione dei soldi non utilizzati  avvenga solo su base volontaria. Tradotto: chi vuole si tiene ‘il resto’, chi invece preferisce può resituirlo o metterlo in un fondo di solidarietà appositamente creato.
LA SOGLIA DEI 5 MILA EURO LORDI. La questione dell’indennità resta comunque aperta. Tutti sembrano concordare sul fatto che il tetto di guadagno mensile (esclusi i rimborsi) debba essere di 2.500 euro. Ma resta da capire come gestire la soglia dei 5 mila euro lordi. Che a detta di alcuni, è una cifra che risente molto della situazione finanziaria personale, ossia dei propri redditi e dei familiari a carico.
Qualcuno chiedeva infatti una rimodulazione. Ma qualcun altro ha fatto già sapere, conti alla mano, che la cosa non è possibile”.

Buon divertimento!

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