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Matteo Renzi lancia il patto con i 5 Stelle

Ora che “lo tsunami si è ridimensionato, siamo tra la secchiata e la lieve perdita di lavandino” (copyright Maurizio Crozza), bisogna cambiare strategia, sia da una parte che dall’altra.

Il flop del Movimento 5 Stelle alle amministrative 2013 ha suscitato una feroce discussione interna al Movimento con il contrapporsi di chi continua a seguire Beppe Grillo come un oracolo e chi inizia a non crederci più. E all’esterno, nel Partito Democratico si dibatte se sia meglio sfidare i 5 Stelle o lavorare insieme a loro.

A lanciare quest’ultima possibilità è oggi Matteo Renzi. Lui, che aveva sempre cercato di sfidare i 5 Stelle sul loro stesso terreno, li invita ora, in un’intervista al Messaggero, a “dare una mano a cambiare le cose sul serio”. Il banco di prova c’è già: “Esiste la possibilità di superare il bicameralismo perfetto trasformando il Senato in una Camera delle autonomie formata dai sindaci e dai presidenti delle Regioni, senza indennità. E’ una cosa semplice, si fa con una riforma costituzionale. Facciamolo insieme. Volete come noi eliminare il finanziamento pubblico? Firmate la nostra proposta di legge e insieme aboliamo i soldi ai partiti e il Senato”, chiede il sindaco.

Una proposta che potrebbe attecchire tra i grillini, soprattutto tra i ribelli che, svela oggi il Corriere della Sera, sarebbero addirittura pronti a formare un gruppo separato in Parlamento. Il nome dell’operazione è “C’eravamo tanto amati” e per ora è solo un’indiscrezione giornalistica ma è indicativa del clima che si respira in casa Grillo dopo la debacle delle comunali.

Sempre sulle colonne del Messaggero, il senatore a 5 Stelle Lorenzo Battista afferma che ci vuole un “patto con i democratici”, soprattutto in vista del voto a cui presto vorrà tornare Silvio Berlusconi, “facciamoci trovare pronti”, avverte i suoi il parlamentare.

Così, se subito dopo le elezioni il patto tanto auspicato da Pierluigi Bersani (che ieri è tornato sull’argomento a Ballarò: ”In molti hanno detto che mi sono fatto umiliare durante lo streaming con i 5 Stelle: ma io penso che l’arroganza umilia chi ce l’ha. Rivendico quello streaming, l’ho fatto con la testa”) non era stato possibile, ora forse i tempi, insieme ai grillini, sono maturi.



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