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Come e perché Matteo Renzi va “Oltre la rottamazione”

Matteo Renzi, atto secondo. Oltre la rottamazione. È questo il titolo del suo nuovo libro, presentato ieri al Salone del libro di Torino, che va già a ruba nelle librerie. Ma non solo. Con queste pagine, 120 per l’esattezza, il sindaco di Firenze lancia la sua sfida più matura e importante, quella per guidare il futuro del Paese.

L’autocritica
Ma perché andare oltre quel concetto che ormai è il suo marchio di fabbrica? Lo spiega lui stesso nel suo libro quando ammette che forse è una parola troppo dura che ha “impaurito” mentre il principio su cui si basa la sua politica è la “gentilezza”. E per esemplificarla cita il premio Nobel Aung San Suu Kyi: “La gentilezza può cambiare il cuore delle persone”.

Un libro perché
Renzi sceglie la forma del libro per esprimere il suo manifesto politico e non solo, come da migliore tradizione nel Partito Democratico. Walter Veltroni docet. Ironizza sull’argomento infatti l’editorialista del Corriere della Sera Antonio Polito: “Mi domandavo: ma si può essere un leader del Pd e non scrivere libri?”.

A chi piace (e a chi no)
“Completare la rottamazione” significa per “Matteo” andare alla ricerca di quei consensi che gli mancano. La fotografia del gradimento di Renzi la fa oggi su Repubblica Ilvo Diamanti. E il dato che ne emerge è che il sindaco piace un po’ a tutti, soprattutto ad anziani (sorpresa) e al Nord. Quello meno convinto del giovane ex rottamatore è l’elettorato più a sinistra, che guarda invece verso Fabrizio Barca o Pippo Civati come possibili leader.

Scintille con Epifani
Sarà per questa ragione che allora Renzi ha deciso di smarcarsi dall’etichetta di simpatizzante berlusconiano che attira voti più da destra che da sinistra. Così dopo aver strigliato i suoi per l’ipotesi di un Cavaliere padre costituente a capo della Convenzione per le riforme, torna a punzecchiarli sull’imu definita dal primo cittadino toscano come “una cambiale pagata a Berlusconi”. Una dichiarazione che non è piaciuta al nuovo segretario del Pd Guglielmo Epifani che ha replicato a stretto giro: “Lo stop della rata dell’Imu di giugno non è un regalo a nessuno, ma è un regalo al buonsenso”.

Leader e squadra
Renzi smussa anche i suoi lati più individualisti e cerca un equilibrio tra sé e partito. Così nei prossimi mesi sarà impegnato in un tour in tutta Italia per presentare il suo libro ma darà anche una mano al Pd. A cominciare da questa settimana quando parteciperà ad alcune iniziative a sostegno dei candidati alle amministrative. Del resto, lo ha spiegato lo stesso sindaco oggi a Radio 24, criticando Pier Luigi Bersani per aver demonizzato l’idea dell’uomo solo al comando: “Non è un espressione neofascista. L’uomo solo al comando vinse con l’aiuto della squadra, ma dopo che si era staccato. L’uomo solo al comando non è un’espressione brutta, è Coppi che vince maglia e giro”.

Renzi e i 5 Stelle
Nella sua ipoteca sul futuro, Renzi ha voluto poi mandare un messaggio forte e chiaro al Movimento 5 Stelle “che si spaccherà”: al di là di destra e sinistra, il campione del rinnovamento generazionale non sarà Beppe Grillo ma lui.

 



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