Addio, o quasi, a Scelta Civica. Avanti tutta verso Italia Futura 2.0.
È un nuovo inizio quello oggi sancito dal pensatoio fondato da Luca Cordero di Montezemolo, dopo essersi arrovellato come aveva scritto Formiche.net. Ed è lo stesso presidente della Ferrari a certificarlo in un editoriale scritto con l’economista Nicola Rossi che compare sul sito di Italia Futura.
Italia Futura di fatto riparte dalla sua “mission”, promuovendo un dibattito sul futuro del Paese che vada al di la’ del momento elettorale – si legge – con la consapevolezza del momento politico nuovo e del contemporaneo rischio di declino del Paese.
La situazione in Scelta Civica
Ma che cosa bolle davvero nella pentola di Italia Futura al di là di un editoriale comunque significativo? I numeri non esaltanti fatti registrare dalla montiana Scelta Civica e i malumori tra le varie anime della lista montiana, in particolare tra quella cattolica capeggiata dall’ex ministro Andrea Riccardi e quella laica di Italia Futura non sono stati smaltiti, e difficilmente lo saranno, nonostante la formazione del governo e la composizione delle commissioni parlamentari, anzi.
Il vero progetto di Montezemolo
Ecco quello che l’editoriale di Montezemolo e Rossi fa intendere anche se non dice, secondo la ricostruzione di Formiche.net: Italia Futura è “parte” della politica ma è al di fuori dei partiti, e non è, e non vuole essere, la corrente di alcun partito, compreso dunque Scelta Civica.
Le prossime mosse
Secondo le prime informazioni che trapelano dal pensatoio, a breve ci sarà un cambiamento dello statuto con un maggior coinvolgimento “democratico” della base e degli organi dell’associazione.
Gli effetti in Italia Futura
In altri termini, chi ha ruoli elettivi (in Scelta Civica) non farà parte dell’organizzazione di Italia Futura e tantomeno del vertice direttivo.
Le sintonie in fieri
A breve saranno definiti gruppi di lavoro su temi specifici sarà data molta più libertà di intervento sul web da parte degli associati. Infine, il progetto politico: aggregazione con gli altri movimenti liberali e riformatori (ad esempio l’area di Fare legata a Alessandro De Nicola) per uno schieramento che dovrebbe essere alternativo alla sinistra.
Montezemolo erede di Berlusconi?
Il tutto, però, in attesa degli sviluppi nei rapporti interni dei partiti. E magari dei processi a carico di Silvio Berlusconi…