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O Tweet ‘ossaje ched’è? …è una livella

Quanta schiuma c’è in questo abbandonare Twitter al suono di tromba e violini. I social networks sono grandi condomini. Insieme di vicoli in cui dal balcone di uno si vedono le mutande, appese ad asciugare sul filo, del dirimpettaio.
Essendo che sono vicoli e vicoletti digitali, con tanto d’indirizzi @nome, ed essendo che giornalmente c’è il fatto del giorno, quello urlato dal banditore di passaggio con tanto di #fattodelgiorno, su cui ognuno vuole spendersi, di che ci si meraviglia se tra le viuzze vola qualche schiamazzo. Qualche parolaccia. L’improperio per la secchiata d’acqua schivata per caso, o il fastidio dell’odore del pesce di quella del secondo piano che ha il marito pescatore?
Pensate a Twitter come ai vicoli dei quartieri spagnoli a Napoli. Per tanti signori con tanto di bombetta, bastone e cravatta di Marianella, almeno altrettanti sono i monelli e tante le donne. Quelle piene e accoglienti, dal seno che pare l’impasto sopra la briula, che con voce capace di muovere gli oggetti rispondono alla vita che brulica con tutto il guadagno che possono le loro corde vocali.
Per ogni fatto avvenuto o vociato, da dietro l’imposta con la complicità dell’anonimato o di petto sfacciato ognuno nel vicolo partecipa col proprio urlo sgraziato.
Un tempo quando ancora la fognatura non c’era, al fermento di voci, il fermento di liquami e umori si aggiungeva. E manco un laboratorio d’analisi avrebbe saputo discernere quella del popolo da quella dei signori. Tutto questo per dire che chiedere educazione, democrazia, netiquette al mercato è volere far torto a Totò nel tambuto. Proprio al Principe che del sottoterra cantò in A Livella.
Come si fa a igienizzare l’umanità che è biologia. Non è forse la parola un misto di pressione acustica e saliva?
Siccome dentro Twitter, che è ancora all’inizio della sua storia e non può vantare ancora alcuna civiltà, fognature non ce ne sono, consigliamo ai suscettibili di naso di non stare troppo a rimestare i tweet. Ma di lasciare che il loro percolare si diffonda naturalmente sotto la massa dei tweet nuovi. Evitando di rimestarli a colpi di RT che non producono altro che altro fermentare. O tweet ‘ossaje ched’è? …è una livella

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