Governo, finanziamento pubblico ai partiti, scuola, Matteo Renzi è stato un fiume in piena. Alla cerimonia di chiusura dell’anno accademico della “Johns Hopkins University” di Bologna ha fatto il punto della situazione, a cominciare dalla tenuta dell’esecutivo:”Il governo non è uno yogurt, non possiamo sapere la data di scadenza prima. Se fa le cose va avanti; se non le fa va a casa. E’ una regola aurea, io spero che il governo vada avanti, cioè che faccia le cose.
Non si può pensare di eliminare l’avversario attraverso una legge, ha precisato Renzi, parlando delle strategie per recuperare consensi: “Per battere e mandare a casa Berluscuni e per battere Grillo il Pd deve tirare fuori le idee, non gli avvocati”.
Poi è tornato a parlare dei tagli ai costi della politica. “Se sarà abolito il finanziamento pubblico ai partiti sarà una vittoria dell’Italia non una vittoria di Renzi, noi queste cose lo dicevamo ai tempi delle primarie”.Infine una battuta sul suo futuro: “Credo che il mio futuro non interessi a nessuno. Io in questo momento sono il sindaco di Firenze, però sono un cittadino che vuol bene all’Italia e sogna un’Italia più bella e cercheremo di realizzarla”.