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Tutta Napoli implora l’idolo Mazzarri: “Walter, nun ce lassà!””

Un’intera città implora il tecnico più amato a disfare le valigie e a revocare la sua scelta di vita o, per meglio dire, di …villa. “Walter, resta cu’ nuie, nun ce lassà !

Mazzarri, nella Napoli devastata dalla camorra e profondamente delusa dalla sindacatura di Gigino de Magistris, si unisce attorno a un simbolo, non solo sportivo. E l’appello all’allenatore livornese a non partire ha raccolto, in poche ore, più di 100 adesioni. Dal cardinale, Crescenzio Sepe, al Governatore della Campania, Stefano Caldoro, al Rettore dell’Università Federico II, Massimo Marrelli, all’olimpionico, Max Rosolino, al cantautore, Peppino di Capri, al filosofo, Biagio de Giovanni.

Ha spiegato Marco Demarco, il direttore del “Corriere del Mezzogiorno”, che ha lanciato l’iniziativa :”Questo appello è stato concepito non solo per invitare Mazzarri a non lasciare la squadra, ma anche, e soprattutto, perchè ci aiuti a non disperdere un patrimonio, che è ideale e sportivo, personale e collettivo”.

Insomma, il manifesto pro-Walter trascende il calcio e fa ben comprendere quanto il tecnico sia riuscito a parlare e a farsi apprezzare alla città, delusa e mortificata, in fasi recenti e lontane, da altri personaggi.

Mazzarri ha fatto capire ai napoletani, storicamente scettici, pessimisti e disincantati, che, sul campo come nella dura realtà quotidiana, nessuno parte battuto. E che le partite, non solo quelle di calcio, si possono vincere, grazie all’impegno, alla costanza del lavoro quotidiano, alla fiducia nelle proprie forze.

Un messaggio di ottimismo, che è stato compreso e apprezzato dai napoletani i quali, spesso, si sono lasciati sedurre da leader più o meno carismatici e da idoli effimeri, da Lauro a Bassolino, in passato, e oggi dall’ex “toga rossa”, de Magistris.

Lo recepirà l’allenatore ? Sinora, il Presidente del Napoli, il produttore cinematografico de Laurentiis, ha fatto il possibile, in termini di offerta economica ( contrattone biennale da 3,5 milioni netti a stagione) ma, mentre Walter suggerisce di acquistare giocatori già affermati, con il gruzzolone ricavato dalla cessione di Cavani, don Aurelio punta sui giovani di valore. Un dissenso profondo.

Beppe Bozzo, l’influente manager cosentino di Mazzarri, sta spingendo il suo assistito verso Roma, ma lui è intrigato dalla possibilità di allenare l’Inter. Magari non subito. Se, infatti, Moratti dovesse confermare Stramaccioni, al termine della disastrosa stagione della squadra nerazzurra, il toscano potrebbe star fermo, in attesa di una chiamata durante l’autunno, nell’eventualità di un nuovo flop del giovane coach romano, che non magerebbe il buon panettone milanese.

Pietro Mancini

 

 

Pietro Mancini


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