Si stringe il cerchio sull’operazione di accorciamento della catena di controllo di Pirelli cui sta lavorando il presidente Marco Tronchetti Provera.
Tronchetti si allea con la famiglia Acutis
Come riferiscono le ultime indiscrezioni, il patron del gruppo della Bicocca si sarebbe alleato con la famiglia Acutis di Vittoria Assicurazioni. Gli Acutis, pertanto, dovrebbero comparire tra gli azionisti della società di nuova costituzione (in gergo finanziario newco), destinata a lanciare un’Offerta pubblica di acquisto (Opa) su Camfin, la società quotata in Borsa che custodisce il 26,2% di Pirelli. Insieme con loro, stando sempre a indiscrezioni, ci sarebbero anche il fondo Clessidra di Claudio Sposito, le banche Intesa Sanpaolo e Unicredit, e naturalmente Tronchetti Provera.
Incognita Malacalza
Resta, invece, da capire quel che farà la famiglia Malacalza, socia di Camfin direttamente al 12,37% e, indirettamente, attraverso la partecipazione del 31% in Gpi, un’altra delle holding della galassia della Bicocca che a sua volta custodisce il 42,65% della finanziaria prima azionista di Pirelli. E’, infatti, dall’estate scorsa che la famiglia di industriali genovese ha ingaggiato una battaglia, sconfinata anche in territorio legale, con Tronchetti Provera. La goccia che ha fatto traboccare il vaso, rendendo nemici giurati i due grandi azionisti di Gpi e Camfin, è stata l’emissione del bond convertibile della holding quotata in Borsa, operazione caldeggiata dal suo presidente e osteggiata dai Malacalza che, notoriamente molto liquidi, avrebbero preferito un vero e proprio aumento di capitale. Da lì in poi ha preso il via una battaglia tra i due azionisti senza esclusioni di colpi.
Gpi tra i terreni di scontro con i genovesi
Uno dei principali terreni di scontro è la Gpi, che Tronchetti vorrebbe liquidare attraverso un processo di scissione che rientra nel generale progetto di accorciamento della catena di controllo di Pirelli. A riguardo i Malacalza, in un primo momento, l’autunno scorso, avevano chiesto di uscire da Gpi ottenendo come conguaglio il 13% di Camfin, ma poi, nei giorni scorsi, ci hanno ripensato. E così, quando Tronchetti ha offerto loro quello che chiedevano, hanno pensato bene di rifiutare, sia perché dalla loro richiesta erano trascorsi sette mesi, sia perché l’ormai – come sembra – imminente Opa su Camfin sembra cambiare completamente le carte in tavola.
L’Opa su Camfin e i nuovi soci all’orizzonte
L’offerta pubblica di acquisto sulla holding prima azionista di Pirelli, che dovrebbe essere accompagnata all’uscita di Borsa (delisting) rientra pure nel generale piano di accorciamento della catena di controllo. L’idea del patron del gruppo della Bicocca, insomma, è quella di ridurre il numero di società collocate a monte rispetto al gruppo degli pneumatici facendo nel contempo entrare in partita nuovi soci, così da sostituire quelli ormai scomodi di Genova. Come detto, dovrebbero affiancare il patron della Bicocca sia la famiglia Acutis, sia il private equity Clessidra, il quale già alla fine dell’anno scorso aveva tentato un’operazione simile, poi fallita, in tandem con l’Investindustrial di Andrea Bonomi (che pare essersi chiamato definitivamente fuori).
Cosa vogliono gli azionisti liguri…
La famiglia con quartier generale a Genova, secondo quanto messo nero su bianco in un recente comunicato, vuole restare socia industriale del gruppo della Bicocca. Nella stessa nota non viene esplicitato, ma qualcuno ha ipotizzato che ciò significhi che i Malacalza, a fronte della scissione di Gpi, intendano ricevere direttamente titoli Pirelli, della quale a oggi detengono in maniera indiretta, considerando le quote in Gpi e Camfin, un 7% circa.
… e cosa vuole Tronchetti
La differenza è che Tronchetti, offrendo ai Malacalza titoli Camfin come compensazione per la scissione di Gpi, punta a spingerli ad aderire all’Opa sulla holding, o comunque a liquidarli per farli uscire definitivamente dal gruppo, mentre se la famiglia ricevesse azioni Pirelli resterebbe della partita (e quindi potrebbe costituire un ulteriore elemento di disturbo agli occhi del patron della Bicocca). In ogni caso, proprio in questi giorni, i legali di Tronchetti e dei Malacalza hanno intensificato gli incontri per trovare un punto di contatto, che secondo indiscrezioni potrebbe arrivare a breve.