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Carte di credito, al via un piano di riduzione delle commissioni

Carte di credito

La bozza del decreto del Ministero dell’Economia prevede una riduzione delle commissioni sui pagamenti con carte di credito e minor oneri per i negozianti.

 

La tecnologia non si ferma mai, e noi dobbiamo cercare di starle dietro. Considerando poi che adesso per fare shopping non si deve più neanche uscire di casa, ma si possono fare acquisti online comodamente dalla propria poltrona, dobbiamo ponderare la scelta della carta più adatta a noi, mettendo le carte di credito dei migliori circuiti a confronto in modo da avere una visione completa delle proposte del mercato.

 

Fare acquisti con la carta di credito, come ad esempio pagare la benzina, non comporterà alcun costo aggiuntivo, e gli stessi negozianti dovranno pagare commissioni più ridotte per le transazioni effettuate con questo strumento se inferiori ai 30 euro. Questi sono solo alcuni dei punti del decreto in preparazione al Ministero dell’Economia e delle Finanze, mirato ad incentivare l’utilizzo della moneta elettronica per poter arginare il fenomeno dell’evasione fiscale.

 

La bozza del decreto ha ottenuto parere favorevole da parte del Consiglio di Stato (che si è espresso a riguardo con la sentenza n. 2503/2013 del 23 maggio 2013), anche se lo stesso organo istituzionale ha avanzato dei dubbi riguardo la legittimità di un provvedimento di riduzione delle commissioni per transazioni inferiori ai 30 euro per ogni strisciata effettuata tramite il circuito Visa, MasterCard, American Express e altre carte.

Una misura simile potrebbe infatti generare l’effetto opposto, inducendo i circuiti di pagamento a scaricare i costi di un’operazione simile sui clienti finali, che pagherebbero canoni più alti per ottenere e usare la propria carta.

Per questo motivo i tecnici ministeriali stanno studiando un sistema di commissioni proporzionali al costo effettivo sostenuto da istituti di credito e circuiti finanziari. Tra i parametri considerati dovrebbero esserci le componenti di servizio, distinte tra quelle fisse e quelle che variano proporzionalmente all’importo transato, la valorizzazione del numero e la frequenza delle transazioni.

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