Ricerca Bocconi per Corriere Economia su costi e condizioni d’uso delle maggiori carte di credito. Più penalizzati i titolari delle revolving.
Ormai il tasso di utilizzo della rete per fare acquisti online è talmente alto, che in qualsiasi tipo di settore gli acquirenti hanno la possibilità di farsi arrivare a casa con un clic i prodotti preferiti, anche quelli che arrivano da molto lontano. E’ proprio per questo motivo che mettere le carte di credito più vantaggiose a confronto, e soprattutto adatte all’utilizzo che ogni persona sa di farne, è fondamentale.
Ma quanto costano realmente le carte elettroniche per il pagamento? La risposta, molto articolata, l’ha data un recente studio della Bocconi commissionato dal Corriere Economia. Il risultato più eclatante fra quelli emersi è che, per avere a disposizione 200 euro se ne perdono quasi 8 (7,8 in media) in commissioni.
L’analisi ha preso in considerazione 17 compagnie che emettono carte di pagamento (8 banche, sette finanziarie e due aziende della grande distribuzione), rilevando che il canone medio annuo è abbastanza basso: 31,8 euro. Il picco massimo è pari a 80 euro con il circuito American Express e il minimo, pari a zero euro, si registra con le banche online (Visa Oro di Ing Direct e Carta Iw di Iw Bank). La commissione per l’anticipo di contante (il prelievo agli sportelli automatici) è però ancora molto alta (in media il 3,9% circa), con il picco in Bpm (4%) e il minimo in Findomestic (zero).
Ma non finisce qui: approvvigionarsi di denaro all’estero può costare anche di più (per un prelievo di 200 dollari un utente può spendere fino ad 11 dollari tra commissione di conversione valuta e anticipo contanti), mentre al contrario effettuare transazioni in rete può comportare costi aggiuntivi (si pensi all’ormai gettonatissimo acquisto di voli online) dei quali si viene a conoscenza soltanto ad operazione ultimata.
In un contesto nel quale gli italiani riducono il numero di carte a disposizione, ma ne compiono un utilizzo sempre più massiccio (in un solo anno +3,7% per le operazioni di pagamento e +3,4% per i prelievi di contante), ad emergere è il fenomeno delle carte emesse dagli ipermercati. Generalmente presentano un canone annuo al di sopra della media (39 euro per Carrefour e 36 per la Auchan targata UniCredit) ed hanno come principale obiettivo quello di trainare il marchio. Estremamente convenienti infine le carte emesse dalle banche online, che applicano una commissione per l’anticipo contante fissa e non calcolata in percentuale.
Sommate tra loro commissioni e costi d’utilizzo portano nelle casse di banche e finanziarie introiti molto consistenti. Nel solo 2012, stando a quanto rilevato da Bankitalia, l’afflusso ha infatti sfiorato i 255 milioni di euro, il tutto grazie all’incremento dei prelievi con carta, saliti tra il 2011 e il 2012 da 6,257 a 6,501 miliardi (193 euro il prelievo medio, in linea col Bancomat).
Per risparmiare è necessario confrontare online le offerte delle diverse banche sulle carte di credito. Molti istituti di credito online, infatti, offrono carte di credito a zero spese purché si apra un conto corrente presso di loro. Ovviamente, i costi di gestione sono ammortizzati dal fatto che queste banche non dispongono di sportelli per effettuare le operazioni bancarie,che andranno gestite online, ne di filiali. Se non si è esperti nell’uso del pc, allora probabilmente è meglio rivolgersi alle banche tradizionali.