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Il Corriere della Sera preferisce più Iva ma meno tasse. Lo strano patto fiscale di Rcs

Meno spesa pubblica per meno tasse. L’equazione non fa una grinza. Solo tagliando le uscite dello Stato si può coprire e finanziare una riduzione della pressione fiscale. È il patto fiscale che rilancia oggi il Corriere della Sera in un editoriale della sua firma economica, l’inviato speciale Sergio Rizzo, rinomato autore dei libri anti Casta.

Ma Rizzo in questo schema contempla una sorpresa: l’Iva? Aumenti pure, a patto che sia diminuita però la pressione fiscale complessiva. Il ragionamento però fa una grinza, proprio nella logica di Rizzo e del quotidiano diretto da Ferruccio de Bortoli.

Poiché il quotidiano di via Solferino pressa per un taglio della spesa pubblica, proprio l’urgenza di dover trovare risorse per coprire il congelamento dell’aumento della aliquota Iva era l’occasione per disboscare la spesa pubblica non con tagli lineari ma con quei interventi da cacciavite che i giornali italiani hanno riconosciuto al governo Letta. Invece per finanziare i dossier si è preferito ricorrere, come ha scritto Enrico Zanetti su Formiche.net, a un gioco delle tre tavolette.



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