“Quest’anno apriremo a Istanbul, Dubai, e Chicago. Il prossimo anno faremo Mosca, San Paolo del Brasile e Filadelfia o Los Angeles. L’anno dopo ancora, Londra: New York II la vendetta”. Sono i progetti di espansione del patron di Eataly, Oscar Farinetti. Il negozio-supermercato-ristorante nella sede di Roma ha ospitato il convegno “La grande cucina, l’importanza del cibo all’epoca della crisi”. Un grido accorato di una decina di grandi chef al ministro della Cultura e del Turismo Massimo Bray, perché lo Stato faccia sistema, protegga i prodotti italiani all’estero e soprattutto usi anche la gastronomia come strumento per attirare i turisti. La crisi incalza, ma forse è un problema di organizzazione più che di risorse. Anche secondo il ministro Bray: “Noi dobbiamo imparare a valorizzare quelli che sono veri e propri tesori del nostro paese. I provvedimenti per valorizzare questo settore saranno certamente oggetto della mia attenzione”.
Eataly apre a Dubai e Mosca
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