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Energia e trasparenza, l’Authority lancia la nuova bolletta 2.0

Arriva la bolletta per tutti. Più trasparente e semplice da leggere.

È il progetto “bolletta 2.0” per aiutare il consumatore. L’annuncio è del presidente dell’Autorità per l’energia elettrica e il gas Guido Bortoni. Lanciata in una sede d’eccezione, la relazione annuale dell’Authority, sarà il frutto di un percorso a cui prenderanno parte anche consumatori e venditori. Punto centrale sarà “un contenuto informativo sinottico e sintetico e un utilizzo più spinto dell’informatica”.

DOMANDA SCENDE A LIVELLI 1998
“Il calo dell’attivita’ economica, rivelatosi nella perdita di ben 7 punti di Pil dal 2008 ad oggi – afferma Bortoni – si è riflesso anche nella picchiata della domanda di energia del Paese, che nel 2012 e’n tornata ai livelli del 1998 e non da’ alcun segno di ripresa’’.
Eppure, nonostante questo, spiega il presidente dell’Authority che parla di una “preoccupante tendenza al rialzo” delle bollette, “i clienti domestici pagano oggi il kilowattora circa il 10% in più rispetto al 2009 per effetto dell’incremento fiscale e parafiscale”.

AZZERATO SPREAD PREZZO MERCATO SPOT
Per Bortoni dall’inizio del 2012 lo spread di prezzo tra il mercato spot italiano del gas e quello delle altre Borse europee è risultato finalmente in diminuzione, sino ad azzerarsi a cominciare dall’autunno 2012. L’azzeramento si deve alla contrazione della domanda, all’aumento potenziale dell’offerta e al cambiamento del quadro regolatorio.

SUPERARE MERCATO TUTELATO
“Dovrà essere individuata – osserva Bortoni – una traiettoria temporale per il superamento dei regimi di tutela di prezzo, potenziando al contempo i meccanismi di agevolazione sociale”. Il presidente dell’Autorità prefigura pertanto l’opzione di uscita dal mercato tutelato, che ora copre famiglie e Pmi, per i soggetti che hanno una maggiore capacità di scelta. Per Bortoni “l’Autorità è interessata a questo tema e si farà promotrice di un dibattito approfondito e partecipato”.
La relazione fornisce anche un aggiornamento dei dati sul mercato libero, che per l’energia elettrica è arrivato a quasi il 24% dei clienti domestici e al 41% di piccole imprese.

RINNOVABILI
Alla relazione non sfugge un passaggio “obbligato” sulle fonti “verdi”. Anzi, il messaggio arriva al pubblico: gli incentivi diretti alle rinnovabili elettriche peseranno in bolletta per 12,5 miliardi nel 2015. Bortoni chiede maggiore trasparenza per gli incentivi “indiretti”, cioè per le esenzioni da alcuni oneri che vengono poi scaricate sugli altri consumatori. “L’entità delle agevolazioni implicite – avverte – rischia di sfuggire al controllo”, ed è stimata in circa 1,2 miliardi. È per questo che servono trasparenza e un “contemperamento”.

ROBIN TAX, “SOSPETTI” SU 177 MILIONI
Il presidente Bortoni chiarisce anche quanto accaduto sulla Robin tax. Le indagini dell’Autorità per l’energia sulla presunta traslazione della Robin tax da parte delle imprese energetiche sui consumatori, pratica che è espressamente vietata dalla legge, riguarda al massimo e complessivamente 177 milioni di euro “sospetti”.
I 177 milioni sono la maggiorazione Ires (quella che viene comunemente chiamata Robin Tax) pagata dai 199 operatori che potrebbero aver traslato l’imposta sulle bollette. Alcuni mesi fa circolò la cifra di 1,6 miliardi che invece erano i margini fatti da tutti gli operatori assoggettati all’imposta e che potevano essere imputati a questo e ad altri fattori.

IL CAPITOLO ACQUA
Per Bortoni c’è anche il capitolo acqua, che ora è in capo all’Auhtority per l’aspetto legato alla regolazione del sistema. L’acqua – dice il presidente dell’Authority – deve essere un “bene comune di qualità”. Il concetto è chiaro ed quello che si va ripetendo ormai da tempo. È necessario un rilancio degli investimenti che, nell’attuale contesto di crisi economica, potrebbero essere effettuati con strumenti come “i fondi rotativi, o gli hydrobond e i project bond, che possono anche avere un forte connotato etico”.

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