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Gli artefici della crisi economica nel nuovo libro di Bruno Amoroso

Chiunque si approcci al problema della pianificazione economica incominciando a discutere di circolazione monetaria, di tassi d’interesse e cose simili, dimostra che non ha capito quale è il vero problema. (…) Al di là dei concetti di interesse, dividendi, quotazioni azionarie, moneta, attività liquide, etc. noi dobbiamo guardare ai concetti quali la sofferenza degli uomini, il loro pane quotidiano, i loro bisogni vestiari, l’assistenza medica che possiamo dar loro, e gli effettivi mezzi per ottenere tutto ciò: prodotti agricoli, acciaio, cemento e locomotive. E il punto di partenza dei nostri piani sono queste cose reali.

 Sono tra le tante parole esemplari di un uomo esemplare quale è stato Federico Caffè.

Parole attuali che hanno la funzione di antidoto ai numerosi veleni causati dall’attuale “ondata di crimine finanziario organizzato della storia umana” per dirla con l’efficace descrizione di James K. Galbraith.

In questo scenario, il nuovo libro FIGLI DI TROIKA Gli artefici della crisi economica , Castelvecchi Editore di Bruno Amoroso, allievo prediletto di Caffè, offre al lettore, con la consueta chiarezza e immediatezza, una panoramica completa sui danni causati da questo sistema al collasso, con decisioni che passano sulle vite delle persone come il peggior uragano, che spazza con forza estrema ogni speranza.

Amoroso, noto economista e  Presidente del  Centro Studi Federico Caffè si inserisce a pieno titolo nel sentiero tracciato dal Suo Maestro con una analisi che, con fermezza e autorevolezza,  indaga gli aspetti principali di una metodologia che non porta alcun frutto ma che invece sta spezzando le radici dell’albero del futuro e dunque delle nuove generazioni contaminate da questo nuovo modo “violento di agire”.

Sostiene Amoroso che  la  nuova composizione del potere finanziario-militare della Globalizzazione è stata resa nota da vari studi che ne illustrano il funzionamento e le istituzioni. Una geografia del potere che si è venuta arricchendo nel corso degli ultimi dieci anni con il suo consolidamento e il passaggio dal “pensiero unico” al “potere unico”. Questo testo si concentra sulle persone alle quali è affidato il ruolo d’infiltrarsi nella società, di manipolare l’informazione e la ricerca, e che con il metodo della governance hanno minato il governo delle nostre società. Gli “incappucciati della finanza” agiscono oggi a viso scoperto, reclutano tra i nostri giovani i sicari dell’economia globale, mettono in atto con l’autorità auto-attribuitasi nelle istituzioni della Globalizzazione – Fondo Monetario Internazionale, Banca Mondiale e Banca Centrale Europea – le loro strategie di “marginalizzazione economica” delle economie fino a destabilizzarne le istituzioni e gli Stati. La “strategia dell’allarmismo” e la “strategia della tensione”, praticate nell’anonimato dei“mercati finanziari”, hanno volti, nomi, cognomi e, come direbbe Federico Caffè, anche soprannomi.

Svelare i metodi di reclutamento e di lavoro di questi “alieni” tra noi, illustrane le carriere che sono segnate dai disastri sociali e economici che oggi ci troviamo a fronteggiare, In Italia come in Europa, è nucleo essenziale di questo libro sicuramente prezioso per capire il retroscena di una crisi che sembra non aver fine e nemmeno adeguate soluzioni che guardino ai concetti quali la sofferenza degli uomini, il loro pane quotidiano, i loro bisogni..


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