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I cinesi tassano il vino Ue. Christie’s gli vende i vigneti

Pechino studia la contromossa in una battaglia doganale con l’Europa, e mette nel mirino i vini della Ue. Secondo quanto riportato da il Sole-24Ore, la Cina, in risposta ai dazi europei ai pannelli solari cinesi, ha annunciato di aver avviato un monitoraggio sui prezzi delle bottiglie made in Europe in arrivo oltre la Grande muraglia. In termini di export, sempre in base ai dati del quotidiano, l’Italia è al quinto posto con 75 milioni di euro venduti nell’ex Celeste impero, dietro, nell’ordine, a Francia (612 milioni), Cile (610), Australia (177) e Spagna (88).

Intanto, ai nuovi magnati di Cina e Hong Kong comprare una cassa di Brunello di Montalcino non basta più. Ora vogliono l’intero vigneto. Per rispondere alla crescente richiesta dei Paperoni del Dragone, la casa d’aste Christie’s, secondo quanto riporta Luxury Daily, ha creato una piattaforma dedicata alla vendita di vigneti all’estero.

Christie’s avrebbe messo insieme le competenze delle proprie divisioni Real Estate e Fine Wines. Quest’ultima, lo scorso anno, con le nove vendite di vini realizzate a Hong Kong ha raccolto quasi 37 milioni di dollari.

Il pacchetto includerà consigli dagli esperti di vini della casa d’aste, servizi di viaggi su misura e di traduzione, e presentazioni da parte degli specialisti immobiliari di Christie’s.

 


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