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Investimenti, le scelte sicure dopo l’annuncio della Fed

Investire in sicurezza

Le Borse sono in fermento per via di quanto annunciato dalla Fed. Su quali investimenti puntare per ridurre al minimo i rischi di questo nuovo scenario?

 

Ci sono tanti modi per investire i propri risparmi. Uno di questi è il Foreign Exchange Market, ovvero il mercato internazionale di cambio valuta estera. Per capire se si vuole prendere questa strada è bene informarsi sul Forex e valutare attentamente l’opzione che ci si presenta. Teniamo poi presente che è il più grande sistema finanziario al mondo, e che ha un volume d’affari giornaliero molto significativo.

 

Ben Bernanke, attuale numero uno della Federal Reserve negli Stati Uniti, ha dichiarato che la Banca centrale Usa interromperà gradualmente l’acquisto di titoli di Stato. L’annuncio dell’imminente fine del programma di quantitative easing ha ovviamente prodotto una risalita del dollaro tra le valute, e adesso piccoli e grandi investitori (da chi è solito acquistare Titoli di Stato sino a chi solitamente concentra i propri investimenti nel Forex) si trovano a dover fare i conti con un mercato borsistico destabilizzato e in grande fermento.

 

L’avvio di questa nuova politica in un momento nel quale Europa, Cina e Giappone si trovano in una congiuntura critica potrebbe infatti ridefinire completamente i tradizionali scenari borsistici, con il rischio concreto che soprattutto i piccoli risparmiatori, da sempre vittime di inevitabili asimmetrie informative (e per questo, in definitiva, fedeli a prodotti per il risparmio come i conti deposito), non abbiano ben chiaro su quali tipologie di investimenti puntare.

La risalita del dollaro ha innanzitutto provocato un rialzo degli spread europei (si pensi soprattutto ai Btp italiani e ai Bonos spagnoli) nei riguardi dei Bund Tedeschi, ma stando alle ultime valutazioni il rendimento di questi titoli a media lunga-scadenza dovrebbe presto rientrare. L’ideale in questo momento sarebbe dunque accantonare questo tipo di investimenti per concentrarsi su titoli dalla durata più breve (pensiamo soprattutto ai Cct).

Un’altra soluzione potrebbe essere quella di abbandonare per il momento il settore obbligazionario per concentrarsi su quello delle azioni; la crisi finanziaria ha infatti costretto numerose aziende a ridurre gli sprechi e tagliare i costi superflui, ecco perché l’atto di acquisto di azioni emesse da soggetti finanziariamente solidi potrebbe innescare un circolo virtuoso e generare una conseguente ripresa del mercato.


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