All’incontro organizzato ieri dall’American University of Rome, dall’American Chamber of Commerce in Italy e dall’Associazione We The Italians si è fatto il punto sulle relazioni economiche tra i due Paesi.
Secondo il presidente del National Italian american foundation John Viola, l’ottica cui la comunità d’affari americana di origini italiane guarda al nostro Paese è estremamente positiva. Viola si è detto molto “bullish” (entusiasta) sulle prospettive economiche nazionali, sottolineando l’intenzione di “riportare l’Italia tra i partner di investimenti di riferimento” per Washington. E non solo nei settori classici e celebrati del “made in Italy” o dell’Italian style, ma anche e soprattutto in comparti come “aerospazio, difesa e tecnologie della comunicazione”.
Secondo il vicepresidente dell’American chamber of commerce in Italy Eugenio Sidoli questa eccelenza deve ancora emergere nel contesto dei rapporti italo-americani, perchè Roma è ancora indietro nella capacità di attrarre investimenti a stelle e strisce, almeno rispetto a Francia e Gran Bretagna.
E dunque è necessario spingere nella direzione di interventi per la crescita e la sburocratizzazione, come sottolineato ultimamente anche da Confindustria.
Sia la Camera di Commercio americana in Italia che la Niaf sono trait d’union importanti per concrete iniziative di sviluppo delle relazioni economico-commerciali. Un’opportunità per rendere la ripresa più vicina.