quando mario monti lanciò la consultazione online sulla abrogazione del valore legale del titolo di studi mi sono battuto contro la sua soppressione. sono fermamente convinto che ogni paese deve essere governato dalle istituzioni che rispondono al proprio genio. l’italia è il paese della controriforma che è divenuto stato grazie ad un ordinamento napoleonico che ha consentito di ricondurre ad unità gli storici particolarismi. la nostra è una cultura del “pezzo di carta”. non basta un tratto di penna del legislatore per cambiare costumi e credenze. non sono pregiudizialmente contrario ad una riforma del valore legale del titolo di studi, ma questa va preparata e condivisa. quando leggo che per confindustria gli studenti sono “consumatori di formazione” preferisco i tanti difetti dello status quo. ammiro, però, l’onestà intellettuale degli americani: nicholas negroponte ha un erede: joi ito, uno scienziato giapponese che non è mai riuscito a laurearsi. ha frequentato corsi universitari alla university of chicago e alla tyfts ma non li ha mai completati. oggi dirige al mit medialab, uno dei più prestigiosi laboratori al mondo.
Meritocrazia: il successore di Negroponte non ha la laurea
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