La rivoluzione in uno dei settori più tradizionali, quello delle calzature, è in arrivo. Niente a che fare con i calzolai e gli artigiani italiani che lavorano con ago e pelle. La tecnologia cambia, almeno per ora, il modo di testare le scarpe dei Palloni d’oro. Nike e Adidas stanno infatti adottando la nuova tecnologia della stampa 3D per produrre scarpe, creando più versioni di prototipo ad una velocità fin qui inimmaginabile.
L’uso della stampa 3D
L’uso domestico della stampa tridimensionale, ricorda il Financial Times, ha scatenato le polemiche, anche per la possibilità di creare armi dentro le mura di casa, ma sta divenendo un procedimento sempre più importante nelle fabbriche asiatiche delle multinazionali, ad alta intensità di lavoro. Quali materiali si possono lavorare con le stampanti 3D? Plastica, metallo e legno, per la creazione di oggetti solidi. I produttori di scarpe da calcio stanno utilizzando questa tecnologia per stampare e modificare i prototipi delle suole in plastica, con tacchetti da calcio o da atletica.
I test dei prototipi
Shane Kohatsu, innovative Director nel quartier generale di Nike in Oregon, ha spiegato al Financial Times, che la stampa 3D ha accelerato lo sviluppo della scarpetta Vapor Laser Talon per i calciatori professionisti americani. “In sei mesi abbiamo testato 12 round di prototipi, il che ha permesso di segnare dei super miglioramenti nei nostri prodotti”. La suola è costituita da nylon solido. Addio quindi alle tecniche tradizionali di iniezione, dove la plastica è iniettata in uno stampo di acciaio, Nike aggiorna le parti complicate come i tacchetti ogni paio d’anni.
Meno personale
E la tedesca Adidas ha dichiarato che la stampa 3D ha ridotto il tempo di valutazione dei nuovi prototipi a uno o due giorni, dalle quattro alle sei settimane necessarie con le vecchie tecnologie.
Non solo. Prima dell’avvento della stampante, i prototipi Adidas erano prodotti da 12 tecnici. Ora? non servono più di due persone.
Le innovazioni nel settore
Nell’abbigliamento sportivo, le innovazioni generalmente riguardano la parte inferiore delle scarpe, come i cuscinetti d’aria Nike introdotti negli anni Ottanta e la suola rimbalzante che Adidas ha lanciato quest’anno. Una stampante 3D, e i produttori introducono quindi nel settore calzaturiero le tecnologie avanzate dell’industria aerospaziale.
