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Nokia, l’addio a Symbian è la fine di un’era

La notizia dell’addio di Nokia a Symbian segna davvero la fine di un’era nel mondo dei telefoni cellulari. Il produttore finlandese ha di fatto inaugurato e dominato la telefonia mobile per anni con i suoi device, funzionali e robusti, e il suo sistema operativo. Fino all’avvento dell’iPhone.

La rivoluzione targata Apple, che ha creato e lanciato un nuovo prodotto, lo smartphone, ha reso sempre meno appetibili i cellulari meno evoluti e il loro sistema operativo. Nokia ha dovuto piegarsi, alleandosi con il sistema operativo Windows Mobile di Microsoft, che d’ora in poi scriverà il futuro degli smartphone della casa finlandese. Le consegne di cellulari basati su Symbian finiranno invece quest’estate.

Una scelta obbligata per Nokia: lo share di Symbian in Europa è dell’1,8% a fine aprile, rispetto all’8% di un anno fa. Nel primo trimestre del 2013 Nokia ha venduto 500.000 device Symbian, contro 5,6 milioni di smartphone Lumia. “Ci vogliono 22 mesi per annunciare un telefono Symbian. Con Windows Phone basta meno di un anno”, ha spiegato Nokia.

Naturalmente anche Apple, e il suo sistema operativo iOs, devono vedersela con un mercato in costante e rapida evoluzione, dove il concorrente Android ha già operato uno storico sorpasso: secondo Idc, il sistema operativo di Google nell’ultimo trimestre 2012 detiene il 70% del mercato smartphone mondiale, con una crescita dell’88% in un anno, contro il 21% di iOs (+29%), il 3,2% di Blackberry (-43%) e il 2,6% di Windows, che sale del 150%.

Una buona notizia per Nokia, anche se non possiamo aspettarci un ritorno ai gloriosi tempi di Symbian; Apple tra l’altro ha appena annunciato un rinnovato sistema operativo iOs7 col quale tenterà di rivitalizzare le vendite di iPhone. Sul fronte dei profitti non ha mai temuto rivali: volumi a parte, la fetta più grande della torta dei guadagni (il 70%, secondo Canalys) la divora Apple.



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