Lele Mora, subito bacchettato da Giulianone Ferrara, ha detto ai giudici di Milano che ad Arcore Berlusconi e la Minetti non organizzavano affatto spettacolini di burlesque e neppure”cenone eleganti”. Ma che, in occasione di quelle serate e dell’ingresso della giovane marocchina, Ruby, nel villone, si verificarono casi di “dismisura, degrado e abuso di potere”. Gli stessi termini, che vennero usati, su “La Repubblica”, dal giornalista napoletano, poi scomparso, Peppino d’Avanzo.
Altre accuse al Cav.sono state rivolte dall’ex senatore IDV, de Gregorio, passato con il Pdl, dopo aver incassato un consistente gruzzolone, oggi “pentito”, a differenza degli Scilipoti e dei Razzi, rinominati parlamentari, per premiarli dei loro salti della quaglia, nel fatal 2010.
Dopo i “peones”, che stanno abbandonando la nave del vecchio Cavaliere, in una sorta di 8 settembre del berlusconismo, dovrebbero fare l’autocritica e scusarsi per esser diventate big della Seconda Repubblica, sfruttando non la loro intelligenza, bensì l’indubbia avvenenza, molte delle “amazzoni”, o favorite”, di Silvio.
E’, infatti, deprecabile vendere i voti, ma non lo è di meno far carrierona, facendo leva sul notorio gradimento del Capo del Pdl per le donne più belle e giunoniche, modello Veronica Lario di 30 anni fa, che intelligenti. A una sua ex amante, Sabina Began, il Cav.ha regalato, non ad insaputa della donna, una casona, nel centro di Roma, sborsando 1 milione e 400 mila euro!
Basta, dunque, con il velinismo, con il “Sultano”, che sceglie le parlamentari, scartando le meno graziose, e imbarcando, per ben 3 legislature, una signora, grazie al “merito” di aver girato un film, come mamma l’ha fatta, diretto da Tinto Brass.
Al gallismo, alla volgarità, alle battutacce, alle candidature, che premiano l’aspetto fisico e le fidanzate dei dirigenti, le prime a ribellarsi e a dire basta dovrebbero dire le big e le militanti del Pdl. Basta, insomma, con “Forza Gnocca”!
La “nuova” Forza Italia, che Capezzone e Verdini stanno progettando, sarà un movimento leggero, senza segretario e autofinanziato, con lo statuto del 1994. E, tra gli obiettivi, ci sarà il presidenzialismo. I coordinatori regionali saranno dei manager, non provenienti dalla Casta.
Dettagli importanti, ma non determinanti. La composizione delle liste verrà decisa, democraticamente, sulla base delle capacità e dell’assiduità ai lavori parlamentari ? Oppure dalla assistente del Dottore di Arcore, Maria Rosaria Rossi, fedele esecutrice della volontà e dei gusti del Capo, invitata a prestar attenzione non ai meriti e alle qualità, bensì all’obbedienza e al servilismo.
Anche, e soprattutto questo, è stato il berlusconismo, che ha ereditato gli aspetti peggiori del craxismo.
Dunque, prima di tornare a gridare “Forza Italia !”, come in occasione dei partitoni della Nazionale prandelliana, iscritti e simpatizzanti, appartenenti a quei settori dell’elettorato, che non voterà mai a sinistra, intendono verificare se le novità saranno di facciata. Oppure, come essi auspicano, sostanziali e profonde.
“Nuova” Forza Italia! Premiare meriti non obbedienza. E basta “Forza Gnocca” !
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