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PD: convergenze parallele tra rottamatore, Renzi, e rottamato, l’astuto Max.

 

Neppure il tempo di gioire per l’ottimo risultato alle amministrative e nel Pd è ripresa la sanguinosa guerra tra le correnti.

L’ultimo bollettino segnala l’avvicinamento tra il giovin rottamatore, Renzi, e il più noto dei rottamati, D’Alema, che ha scaricato Pigi Bersani, a cui son rimasti fedeli D’Attorre, Stumpo e pochi altri. Lo ha lasciato anche la sua ex portavoce, la bella vicentina Alessandra Moretti.

Nuovi progetti per il Paese nell’alleanza tra l’ambizioso Sindaco e l’astuto navigatore ex Pci ? Niet ! Si  guarda alla buonanima di Aldo Moro e a una astrusa formula, escogitata dallo statista pugliese : le convergenze parallele.

Come il Pdl che pensa di tornare a Forza Italia, senza gli ex finiani, con “Attila” Bondi coordinatore e Gardini portasilenzi, il Pd si gira a guardare al passato remoto. E, mentre l’ex craxiano Ferrara consiglia, male, il Cav., persino un altro ex craxiano, Epifani, non un trascinatore di folle, ambisce a passare da leaderino “traghettatore” a più duratore segretario “congelatore”.

E, se Veltroni consegnò la tessera numero 1 del Pd a don Carlo de Benedetti, Renzi e D’Alema daranno quella del nuovo partitone a un noto e non abbiente proletario , che mobiliterà le masse, con lo slogan : Billionaire, macchinoni e veline per tutti. Chi ? Ma Flavione Briatore, ca va sans dire ! Quello vero, che ha sposato la bella calabrese Eli Gregoraci, e non il divertente imitatore, toscano, Giorgio Panariello…

Pietro Mancini



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