Festival dell’Energia 2013: presentazione del sondaggio “Il valore dell’energia” promosso da Acquirente Unico e realizzato da Episteme.
Il clima del Paese risente fortemente del perdurare della crisi e dell’incertezza economica, con lo spettro della povertà che spaventa i consumatori e ne condiziona gli stili di vita.
Quasi due terzi degli italiani, il 62,5%, ritiene che rispetto all’anno precedente la propria situazione economica sia meno o molto meno sicura, mentre per il 34,7% è rimasta uguale e solo per il 2,2% è più o molto più sicura. Anche le prospettive a breve termine relative alle disponibilità di denaro da spendere si allineano a questo dato: il 66,4% degli italiani dichiara che avrà meno o un po’ meno soldi da spendere, il 29,3% gli stessi soldi e solo il 4,4% un po’ più o più soldi da spendere.
In questo contesto sfavorevole, la modifica delle abitudini di spesa è una realtà per il 79% degli intervistati. Di essi ben il 94,5%, pari a 27 milioni e 600 mila italiani, dichiara di aver ridotto i consumi. Esiste inoltre un 11% di popolazione che dichiara di aver intaccato i propri risparmi e un 4,9% che è ricorso all’aiuto dei genitori.
L’attenzione ai costi diventa spasmodica e si riflette in alcuni comportamenti concreti come la lettura accurata delle bollette e del contatore elettrico.
Quasi un quinto degli intervistati, il 19,3%, dichiara di leggere nel dettaglio tutte le voci riportate in bolletta, mentre il 42,7% legge il riepilogo dei principali capitoli di spesa e il restante 38% si limita a pagare l’importo senza effettuare controlli.
L’attenzione ai costi trova conferma in una percentuale molto elevata, l’88,2%, di coloro che sono a conoscenza della ‘natura composita’ del prezzo finale della bolletta, inteso come somma di più voci. Sono da considerarsi buone anche le percentuali di coloro che conoscono a quanto effettivamente ammonti l’incidenza dell’energia consumata sul totale da pagare – il 34% degli intervistati si avvicina molto (+/- 10 punti percentuali) al dato reale di incidenza che si attesta al 52,76%.
Un terzo del campione inoltre dichiara di leggere (il 14,8%) o di aver letto (il 18,5%) il contatore per tenere sotto controllo e regolare di conseguenza i propri consumi.
La sensibilità per il contenimento della spesa elettrica si traduce inoltre nell’attenzione riservata alla classe energetica di consumo al momento di acquisto di un nuovo elettrodomestico: ben il 45,8% degli intervistati cita infatti questa dimensione come la più importante in fase di scelta di un apparecchio elettrico – seguono il prezzo (29,8%), la marca (11,7%), le prestazioni (11,5%) e infine l’estetica (1,2%).
Gli italiani mostrano di avere una buona conoscenza della liberalizzazione del mercato dell’energia (l’85,3% dichiara di esserne a conoscenza) e condividono l’opinione che gli utenti traggano vantaggi da quest’importante riforma (per il 7,8% la liberalizzazione è molto vantaggiosa per gli utenti, per il 32,5% abbastanza vantaggiosa, per il 31,5% vantaggiosa seppur per poco, mentre per il 28,2% non è per niente vantaggiosa).
Se si affronta nei particolari il tema energetico emerge tuttavia una situazione di distorsione di percezione che porta a sovrastimare il costo dell’energia elettrica, sia in assoluto – nel confronto con l’estero ad esempio – che in relazione ai dettagli di singoli momenti di consumo.
Interrogati su quale voce di spesa tra trasporti pubblici, telefonia, cibo e bevande, abitazione, riscaldamento, luce ed elettricità, benzina sia per loro la più ingiustificatamente alta, gli italiani citano al primo posto la benzina (per il 44,3%) e al secondo posto l’elettricità domestica (per il 14,3%) – seguita al terzo posto dal riscaldamento (per il 12%). Ben l’82% pensa inoltre che l’energia elettrica in Italia sia più cara che nel resto dei paesi europei, mentre in realtà i consumatori domestici con consumi medi e medio-bassi pagano in media meno che all’estero (cfr. dati Eurostat sul prezzo cent€/kwh). Il 16;8% ritiene che i costi dell’energia in Italia siano allineati con quelli degli altri paesi europei e il restante 1,2% li considera inferiori.
La difficoltà a padroneggiare nel dettaglio il tema energetico traspare inoltre dalla bassissima percentuale di chi risponde alla domanda relativa ai kwh consumati: solo il 7% (43 casi su 600) sa infatti indicare più o meno approssimativamente il proprio consumo di elettricità in kwh.
In particolare emerge una doppia opacità rispetto al valore di utilizzo dell’energia da una parte (scarsa conoscenza dei costi energetici di funzionamento degli elettrodomestici) e alla filiera dell’energia dall’altra (scarsa conoscenza delle voci che compongono la bolletta).
Se prendiamo ad esempio la stima dei costi relativi a un lavaggio in lavatrice, solo il 17% degli italiani è in grado di rispondere e in totale solo il 3% sa indicare un costo che si avvicina a quello reale (pari a 25 centesimi di euro).
Il gap di informazione deve essere ricondotto anche a un fattore di risentimento che si coglie nella sopravvalutazione delle tasse all’interno delle componenti del costo. È infatti sensibilmente alta rispetto alle altre voci (commercializzazione, servizi di trasporto e misura, incentivi alle rinnovabili, ecc.) la percezione della presenza di imposte e tasse nella bolletta (il 73,3% cita spontaneamente questa componente, mentre le altre componenti vengono citate e conosciute da meno di un italiano su quattro).
Le preoccupazioni per la situazione economica e per i consumi da una parte, le distorsioni di percezione dei costi dovute alla non completa conoscenza della filiera energetica dall’altra, suggeriscono così l’urgenza di una comunicazione che insista sul valore dell’energia, tema verso cui gli italiani mostrano comunque un buon interesse informativo.
Solo il 25,7% degli italiani infatti dichiara a priori di non voler essere informato sul tema energetico, mentre il 35,3% degli intervistati vorrebbe avere più notizie e il 25,7% si ritiene già abbastanza informato. Esiste infine un 13,3% dei casi, da non trascurare: si tratta infatti di individui che mostrano poco interesse a ricevere nuove informazioni per una barriera di tipo psicologico che li porta a considerare il mondo dell’energia troppo difficile e complesso.
Guarda il video dell’appuntamento e la presentazione dei risultati del sondaggio.
Reportage fotografico Festival 2013 a cura di Matteo Casilli.