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Saccomanni bacchetta Berlusconi sul braccio di ferro con Merkel

La crisi attuale è peggiore e più difficile da governare di quella del ’29: lascia poco spazio all’ottimismo il giudizio “tranchant” del ministro dell’Economia, Fabrizio Saccomanni intervenuto a Firenze alla “Repubblica delle idee”. In realtà il ministro va anche oltre, convinto che, per il nostro Paese, siano ancora efficaci tutte le cause della crisi, come la mancanza di produttività e di competitività, che hanno portato l’Italia fino a questo punto anche se sarebbe inutile, dice, mettersi contro l’Europa e la Germania.

“Credo – ha detto – che molti euroscettici hanno già avuto ampio tempo a disposizione di fare questo braccio di ferro con la Merkel, si vede che non gli è riuscito tanto bene”. La situazione per l’Italia resta difficile e Saccomanni non nasconde i malumori all’interno del governo per far fronte alle emergenze anche se, ammette, l’esecutivo sta facendo di tutto per trovare nuove risorse.

“Facciamo un lavoro di squadra – ha concluso il ministro – e credo sono tutti convinti che questa è la strada da percorrere”. Si lavora soprattutto a un nuovo capitolo della spending review, che secondo Saccomanni, ha dato ottimi risultati in campo sanitario e a 270 agevolazioni fiscali che vanno rimodulate.



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