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Se i mercati crollano perché l’economia migliora

si chiede luciano gallino: “se in effetti sono i mercati ad essere dissennatamente indisciplinati, perché mai continuate a raccontarci che se noi cittadini non ci assoggettiamo a una severa disciplina in tema di pensioni, condizioni di lavoro, sanità, istruzione, i mercati ci puniranno? In verità una domanda del genere governi e istituzioni Ue se la sono posta da tempo, pur senza smettere di bacchettarci perché saremmo noi gli indisciplinati. Fin dal 2007 la Ue aveva introdotto una prima Direttiva sui mercati degli strumenti finanziari (acronimo internazionale Mifid). Non è servita praticamente a nulla, meno che mai a temperare la crisi. Ma governi e istituzioni Ue non si sono arresi” (l’interessante articolo di gallino su repubblica del 26 giugno merita di essere letto integralmente via micromegaonline). 

chiedo io: perché la stampa si traccia le vesti per il crollo degli indici di borsa dopo che la fed, stante il calo della disoccupazione in america, ha mostrato l’intenzione di interrompere la iniezione di liquidità? una bella notizia per l’economia reale e per i cittadini (il calo della disoccupazione) viene contrabbandata come un dramma perché i mercati, interessati alla moneta e non alla occupazione, marcano il segno negativo. perché mai?


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