In Italia ci sono 96 banchieri che guadagnano più di 1 milione di euro, i cosiddetti high earners. Sono di più in Spagna (125), Francia (162), Germania (170), ma soprattutto nel Regno Unito, che stacca di gran lunga tutti gli altri Paesi (2.436).
E’ un rapporto dell’Eba (European Banking Authority) che spulcia nelle tasche anche dei grandi manager bancari italiani, meno numerosi in lista ma più ricchi, e aiuta a capire perché la City non digerisca la sforbiciata ai bonus annunciata da Bruxelles.
I banchieri della City
I dati sulle remunerazioni nell’Ue, pubblicati dall’Eba e riferiti al 2011, spiegano infatti la battaglia sui bonus condotta dal governo britannico, l’unico che ha votato contro la direttiva Crd 4 che contiene le nuove norme sugli stipendi, assieme alle regole di Basilea 3. I 2.436 banchieri della City con retribuzione superiore a 1 milione di euro, in gran parte attivi nell’investment banking (1.809), hanno ottenuto in totale 784 milioni di retribuzione fissa, a cui si aggiunge un ammontare variabile di 2,7 miliardi di euro: la media complessiva per banchiere è di 1,4 milioni. A Londra, sottolinea il Sole 24 Ore, “il settore giusto dove lavorare per incassare uno stipendio a sette zeri è decisamente l’investment banking (dove i milionari sono 1.809), ma non è indispensabile essere impiegati dai big domestici come Hsbc e Barclays. Anche le banche straniere come Deutsche Bank, Goldman Sachs e JP Morgan quando aprono bottega sul Tamigi rispettano i costumi locali”.
Meno italiani sopra a un milione, ma più ricchi
Il valore pro-capite in Italia? E’ comunque superiore, poiché supera gli 1,6 milioni. Gli italiani superpagati sono dunque meno, ma guadagnano di più. “Le linee guida dell’Eba (legate alla direttiva Cdr3) prevedono che le autorità nazionali raccolgano dati dettagliati sui compensi dei cosiddetti risk taker (il personale più rilevante) delle banche con attivo superiore a 40 miliardi – scrive MF – Milano Finanza -. Bankitalia ha esteso l’obbligo ‘per finalità nazionali’ anche alle banche il cui attivo è compreso tra 3,5 e 40 miliardi. Tra i top manager italiani, nel 2012 Enrico Cucchiani (ad di Intesa Sanpaolo) ha ricevuto compensi per 2,66 milioni, Federico Ghizzoni (suo omologo in Unicredit) per circa 2 milioni di euro, Alberto Nagel (ad di Mediobanca) per 1,9 milioni”, conclude.