Nuovo record per il debito pubblico, che lascia indietro la soglia psicologica dei 2000 miliardi. Ma sui nuovi 33,4 miliardi registrati a maggio, oltre 20 dipendono dall’incremento delle disponibilità liquide del Tesoro. Lo sottolinea Bankitalia nel Supplemento “Finanza pubblica, fabbisogno e debito”, precisando poi l’ammontare dei contributi italiani all’Efsf e la variazione delle entrate tributarie nei primi mesi del 2013.
Il debito a maggio
Il debito a maggio è aumentato di 33,4 miliardi rispetto al mese precedente, raggiungendo un nuovo massimo storico, 2.074,7 miliardi. Tale aumento riflette principalmente l’incremento di 20,4 miliardi delle disponibilità liquide del Tesoro (che hanno raggiunto 62,4 miliardi, contro 35,8 nel mese di maggio del 2012) e il fabbisogno delle Amministrazioni pubbliche del mese (11,5 miliardi).
Il debito gennaio-maggio 2013
Nei primi cinque mesi dell’anno l’incremento del debito (86,1 miliardi) sostanzialmente riflette il fabbisogno delle Amministrazioni pubbliche (58,1 miliardi) e l’aumento delle disponibilità liquide del Tesoro (28,0 miliardi).
I contributi europei
Nel mese di maggio la quota di competenza dell’Italia dei prestiti erogati dall’Efsf (European Financial Stability Facility) è stata pari a 2,9 miliardi (complessivamente tale quota ha raggiunto 30,9 miliardi). Alla crescita del debito nei primi cinque mesi del 2013 ha contribuito per quasi 7 miliardi il sostegno dei paesi dell’area dell’euro in difficoltà (comprendente la quota di competenza dell’Italia dei prestiti erogati dall’European Financial Stability Facility pari a 4,0 miliardi e il versamento effettuato in aprile della terza tranche per la sottoscrizione del capitale dell`European Stability Mechanism (2,9 miliardi). Tale sostegno complessivamente ha raggiunto 49,5 miliardi.
Le entrate tributarie a maggio e nei primi cinque mesi 2013
Nel mese di maggio, prosegue Bankitalia, le entrate tributarie contabilizzate nel bilancio dello Stato sono state pari a 30,1 miliardi, in diminuzione del 2,2 per cento (0,7 miliardi) rispetto a quelle dello stesso mese del 2012 (30,8 miliardi). Nei primi cinque mesi del 2013 invece le entrate tributarie sono state pari a 143,171 miliardi di euro, lo 0,7% in più rispetto al periodo gennaio-maggio 2012.
L’aumento della spesa pubblica locale
Un debito crescente le cui conseguenze negative non hanno frenato l’aumento della spesa pubblica, anche a livello locale, nel corso degli anni. Dal 1992 a oggi – evidenzia una ricerca commissionata al Cer (il Centro europa ricerche) dalla Confcommercio – mentre le imposte comunali e regionali continuavano a lievitare, cresceva a dismisura anche la spesa corrente delle amministrazioni locali: dai 98 miliardi e mezzo del ’92 si è passati a quasi 205 miliardi di euro, con un incremento del 126,5%”.