Santanchè o Santancheno, come chiede su Twitter Pippo Civati? L’elezione di Daniela Santanchè come vicepresidente della Camera al posto del ministro per le Infrastrutture Maurizio Lupi è ormai un caso politico. Talmente scottante che è stato rinviato.
Il voto era previsto per oggi ma la Camera ha approvato la richiesta di farlo slittare presentata nella conferenza dei capigruppo da Lorenzo Dellai di Scelta civica. Tra i partiti della maggioranza non si è infatti trovato l’accordo e si è ritenuto auspicabile il rinvio onde evitare un nuovo rischio per il governo. Un rinvio che, fanno sapere dal Pdl, non è un passo indietro. “La mia candidatura rimane al 100%”, fa sapere la protagonista della vicenda.
I tanti malumori espressi sul nome della pitonessa del Pdl non hanno fatto cambiare idea a Silvio Berlusconi.
Il Pd aveva quindi deciso di votare scheda bianca, per non essere accusato di far saltare il nome indicato dal Pdl. Ma i franchi tiratori nel segreto dell’urna sono in agguato: alcuni di essi potrebbero scegliere di votare la pasionaria in nome delle larghe intese, molti altri potrebbero optare per un altro candidato per protesta contro di esse.
Il fantasma dei franchi tiratori c’è anche nel Pdl in realtà, diviso com’è tra falchi e colombe. Gli appartenenti a quest’ultimo fronte potrebbero non votare per il falco numero uno del partito.
E sorprese potrebbero arrivare anche dall’opposizione. Il Movimento 5 Stelle ha annunciato di sostenere una propria candidatura, quella di Francesca Businarolo. E su questo nome potrebbero convergere anche i voti di Sel: in totale si raggiungerebbe quota 143 voti.
La coalizione di centrodestra arriva a malapena a 126 voti. Non serve un pallottoliere per capire che l’elezione della Santanchè è fortemente in bilico. E con lei, anche il governo.