Dall’avvio della crisi il settore famiglie di tutti i Paesi dell’area euro ha condiviso
l’andamento debole o negativo dei redditi, dei consumi e degli investimenti nonché
una propensione al risparmio sempre più contenuta. E’ un report del centro studi di Bnl Gruppo Bnp Paribas, diretto da Giovanni Ajassa, a spiegare però in quali Stati il trend sia stato più accentuato, e quali fasce di reddito ne abbiano risentito maggiormente.
Il calo europeo
“I dati 2012 relativi all’intera Uem – spiega lo studio – ben sintetizzano le dinamiche prevalenti nelle diverse economie dell’area: in termini reali i redditi, i consumi e gli investimenti immobiliari delle famiglie sono diminuiti, rispettivamente, dell’1,9%, dell’1,4% e del 4%; il tasso di risparmio è sceso al 12,8%, un livello storicamente contenuto”.
I numeri italiani
In Italia le principali voci di reddito e di bilancio delle famiglie riflettono la difficile congiuntura: “Nel 2012 in termini reali le entrate delle famiglie sono diminuite del 5% circa e il valore della ricchezza immobiliare è diminuito del 4,1%. Si tratta del quinto anno di calo consecutivo per i redditi e del quarto anno di perdita di valore per le proprietà immobiliari”.
Grecia, Spagna e Italia, peggiora la condizione dei più poveri
Un recente approfondimento dell’Eurostat sottolinea come nell’ambito del generale impoverimento vi sia stato un più marcato peggioramento della condizione economica delle famiglie appartenenti alle fasce di reddito più basse: “L’osservazione del reddito mediano ha mostrato come per questa quota di popolazioni in Grecia, Spagna e Italia la contrazione sia stata particolarmente significativa (-17,3%, -7,7%, -6,3% rispettivamente), mentre per la fascia di reddito più elevata degli stessi Paesi la corrispondente contrazione è stata di minore intensità (-11,1%, -4,5%, -3% rispettivamente)”. Analogo trend, sottolinea lo studio Bnl, si è registrato in Germania, Francia, Olanda, Portogallo e Slovenia ma “con differenze meno marcate tra i decrementi delle varie classi”.
Redditi in aumento a Cipro, Slovacchia, Lussemburgo…
Nel caso di Cipro e Slovacchia, “dove si è realizzata una crescita delle entrate per ambedue le fasce di reddito, l’incremento ha favorito gli individui più agiati. In Lussemburgo, Malta e Austria un miglioramento del reddito si è realizzato solo nella classe di reddito più bassa al contrario di quanto è invece avvenuto in Finlandia”. Nel complesso, conclude il report, la diversa intensità o il divergente andamento dei redditi delle classi estreme hanno comportato un aumento delle disuguaglianze.