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Corriere e Repubblica, guerra di carta continua

I due principali giornali italiani sono ormai agli antipodi su più questioni.

In politica interna, la corrispondenza di amorosi sensi tra Repubblica e Matteo Renzi è quasi conclamata, con il quotidiano diretto da Ezio Mauro che ha seguito con particolare afflato le ultime evoluzioni del sindaco di Firenze. Il quotidiano del gruppo Espresso ha tra l’altro assecondato la posizione del Rottamatore che voleva rottamare il ministro dell’Interno, Angelino Alfano, sulla scia della mozione di sfiducia presentata dal Movimento 5 Stelle e da Sel, con effetti inevitabili ed auspicati sul governo Letta.

Ma le parole del capo dello Stato, Giorgio Napolitano, e l’intervento in Parlamento del premier Enrico Letta hanno isolato e sopito le voglie renziane di rottamare non solo Alfano ma anche il governo delle larghe intese di Letta, che pure era stato invocato da Renzi dopo le elezioni come l’unico antidoto al caos.

Se Repubblica è stata critica verso Alfano e anche verso il governo, non disdegnando scenari alternativi magari a 5 stelle, il Corriere della Sera con diversi commenti ed editoriali, pur stimmatizzando l’operato del governo e in particolare del Viminale sulla vicenda kazaka, ha ribadito la centralità istituzionale di un esecutivo di larghe intese data anche la contingenza economica.

Le posizioni dei due quotidiani si stanno divaricando anche sui giudizi relativi ai ministri interessati alla vicenda kazaka. Se ieri il Corriere della Sera ha ospitato una lunga intervista ad Alfano, e oggi con un commento dell’ambasciatore Sergio Romano si pongono interrogativi non secondari sull’azione del ministro degli Esteri, Emma Bonino, Repubblica con un approfondimento di Carlo Bonini smaschera – secondo il quotidiano diretto da Mauro – le tre bugie di Alfano.

La guerra (di carta) continua.


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