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Ecco i 10 libri da mettere in valigia prima di andare in vacanza

Leggere fa bene alla salute. Soprattutto se si fa in un periodo di relax come quello delle vacanze. Un po’ perché si ha a disposizione più tempo, ma anche perché le letture possono essere totalmente di piacere (e non collegate al lavoro).

È questa una delle conclusioni della ricerca sulla lettura durante il periodo estivo del professor Richard Allington dell’Università di Tennessee negli Stati Uniti. Secondo lo studio, pubblicato dalla rivista Reading Psychology, smettere di leggere durante le vacanze può pericolosamente minacciare l’abitudine della lettura, in quanto si può perdere il ritmo.

E per non perdere questa sana abitudine, ecco 10 libri che si consiglia di mettere in valigia.

– “Lui è tornato” di Timur Vermes, Bompiani, 2013. È l’estate del 2011 e Adolf Hitler si sveglia in uno di quei campi incolti e quasi abbandonati che ancora si possono incontrare nel centro di Berlino. Chi è Angela Merkel? Cos’è e a che può servire la tv per il dittatore? È la vita di Hitler nella Germania di oggi, dove tutti lo prendono per uno straordinario comico e tutti lo imitano.

– “ZeroZeroZero” di Roberto Saviano, Feltrinelli, 2013. Saviano ripercorre la storia della cocaina in questo momento storico dove se ne conosce il massimo dell’affermazione. Dietro la polvere bianca che arriva nelle discoteche o semplicemente nelle case delle persone, ci sono storie di boss, di trafficanti, di povera gente sfruttata e poliziotti che hanno dato la vita per rincorrere i narcotrafficanti.

– “Quattro etti d’amore, grazie” di Chiara Gamberale, Mondadori 2013. Questa è la storia di Erica e Tea e i loro incontri nel supermercato dove si spiano la spesa. Una giovane spensierata e una madre di famiglia, due donne in un continuo gioco di equivoci e di proiezioni che entrano nelle profondità del tradimento e di ricerca dei sentimenti.

– “Resistere non serve a niente” di Walter Siti, Rizzoli, 2012. Il vincitore del Premio Strega di quest’anno affronta il tema della “zona grigia” tra l’alta finanza e la criminalità. Siti introduce il lettore con molta fermezza in un mondo torbido che non rassicura affatto, anzi. Tra i personaggi c’è l’autore stesso che spiega a chi legge ciò che si nasconde dietro le scelte dei protagonisti. Un romanzo che fa riflettere e che certamente non lascia indifferenti.

– “Sparire” di Fabio Viola, Marsilio, 2013. Ennio, un giovane borghese romano annoiato dalla quotidianità, va alla ricerca dell’ex fidanzata Elisa, trasferitasi a Osaka un anno prima. Quello che comincia come la ricerca di un sentimento che è soltanto un ricordo, finisce per trasformarsi nella ricerca personale del protagonista, che si ritrova nelle zone più colpite dal terremoto in Giappone, a rischio radioattivo di Fukushima e si confronta con i drammi di quella realtà.

– “Joyland” di Stephen King, Sperling & Kupfer, 2013. Il re dell’horror è tornato con un nuovo romanzo che ha per protagonista un giovane studente. Il ragazzo lasciato dalla fidanzata decide di passare l’estate a lavorare nel parco divertimenti che dà il nome al libro. Ma questa scelta cambierà la sua vita, che dovrà affrontare forze oscure e quel temibile passaggio dalla spensieratezza all’età adulta.

– “La verità sul caso Harry Quebert” di Joël Dicker, Bompiani, 2013. Lo scrittore Marcus Goldman è bloccato. Non riesce a scrivere una riga del suo prossimo romanzo. Ma quando il suo amico e professore Harry Quebert viene accusato di avere ucciso la giovane Nola Kellergan, scomparsa anni fa, Goldman abbandona tutto e va nel New Hampshire per condurre la sua personale inchiesta. Così Marcus deve capire chi ha ucciso la ragazza per salvare l’amico e, naturalmente, scrivere nello stesso tempo un romanzo di successo.

– “Il profumo delle foglie di limone” di  Clara Sánchez, Garzanti, 2011. La Sánchez tra crudeltà e tenerezza ripercorre una storia dei nostri giorni che però ha profonde radici nel passato. La caccia a una coppia di nazisti che si celano sotto le mentite spoglie di due innocui anziani. Un romanzo molto particolare che trattiene il lettore fino all’ultima pagina.

– “Faubourg” di Georges Simenon, Adelphi, 2013.  È la storia di De Ritter e Léa e il ritorno alla casa chiusa di Clermont-Ferrand. Senza risorse e con un passato alle spalle, questo romanzo descrive la ricerca del tempo perduto, del disgusto e del delitto.

“I Melrose” di Edward St. Aubyn, Neri Pozza, 2013. Paragonato a Oscar Wilde, questo autore trascina il lettore nel mondo dell’alta borghesia ritraendo un’intera società con gli occhi di Patrick Melrose che conosciamo dall’infanzia. Il libro infatti contiene quattro romanzi che seguono la vita di Patrick, tra cattiverie, orrori, alcolismo e tossicodipendenza. Non importa, Cattive notizie, Speranza, Latte materno sono i quattro romanzi che compongono un ciclo narrativo. Mario Fortunato ha scritto sull’Espresso che è un libro “di una potenza fuori del comune, che lo candida a essere uno dei capolavori del XXI secolo”. –

 



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