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Expo e Confindustria ravvivano il mese di luglio

L’ultima settimana di luglio, scandita dall’ennesima polemica politica innescata da una frase del viceministro Stefano Fassina sul tema tasse-evasione, si caratterizza (fortunatamente) anche per due eventi significativi sul versante economico-sindacale.

La prima notizia riguarda l’accordo sulla flessibilità finalizzato a facilitare il percorso dell’Expo 2015. Un terreno scivoloso che in un primo momento aveva causato attrito tra i sindacati e il governo. Ma grazie al senso di responsabilità di tutte le parti in campo, il negoziato si è concluso positivamente. L’accordo prevede nuove assunzioni per la grande esposizione milanese, e introduce alcune novita, in particolare, il riconoscimento, per la prima volta, di specifiche figure professionali inquadrate nel settore dei grandi eventi, e una stretta severa alle regole sulla legalità e il rispetto dei diritti previsti dai contratti e dalle leggi vigenti. Sull’accordo il diario fornisce ampi servizi, tra cui un’intervista al segretario della Cgil lombarda, Nino Baseotto, che spiega i punti qualificanti del protocollo.

La seconda notizia a cui il diario dà questa settimana risalto è l’approvazione della riforma di Confindustria, sottoposta al voto di giunta e direttivo il 24 e 25 luglio. I contenuti della riforma elaborata dalla Commissione Pesenti erano stati anticipato su questo giornale lo scorso maggio. Ora, con l’imprimatur degli organismi decisionali, si appresta a diventare realtà. L’obiettivo è quello di snellire la struttura dell’associazione, accorpando le territoriali sul modello di quanto realizzato nel Lazio da Aurelio Regina, già presidente dell’Unione industriale di Roma e oggi vicepresidente nella squadra di Giorgio Squinzi. In prospettiva, la Confindustria punta a risparmiare parecchio sui costi di gestione. Nell’immediato, il presidente Squinzi si augura che la politica prenda esempio, iniziando a ridurre il proprio elefantiaco apparato, magari mettendo fine al tormentone province si/province no.

(sintesi di un commento più ampio che si può leggere qui)


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